Quasi mille tamponi per fermare i focolai: i contagiati sono 56 e solo un ricoverato

MANTOVA. Quasi un migliaio di tamponi in quattro giorni per bloccare i tre focolai scoppiati in tre diversi stabilimenti della zona del Viadanese. L’Ats Val Padana ha messo in campo tutte le sue forze per arginare il pericolo di un allargamento dei contagi nel salumificio Gardani di Viadana e nei macelli Ghinzelli di Viadana e Martelli di Dosolo.

Ieri gli ultimi 48 test sui lavoratori del Martelli hanno completato l’indagine epidemiologia che alla fine nei tre stabilimenti esaminati conta in totale 56 positivi, la maggior parte asintomatici. I lavoratori e i contatti stretti affetti da Covid-19 sono ovviamente tutti in isolamento domiciliare. Ecco i numeri nel dettaglio: al Gardani 11 positivi, al Ghinzelli 41 e al Martelli 4. Il personale del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro ha completato gli accertamenti sul rispetto dei protocolli anti contagio intervenendo anche ieri nei due macelli di Viadana e Dosolo. A quanto risulta in nessuno dei tre stabilimenti del sono state riscontrate irregolarità. Terminati gli accertamenti da Gardani e Martelli, mentre da Ghinzelli i tecnici dell’Asl vogliono approfondire alcune procedure ed esaminare meglio le aree di lavoro. Quel che è certo è che nelle prossime ore il servizio dell’Ats svolgerà controlli in altri stabilimenti a scopo preventivo.

Ma ieri l’attenzione si è spostata anche su un quarto caso: il salumificio Rosa, sempre in zona Gerbolina come il macello Ghinzelli, dove i sanitari dell’Ats hanno fatto il tampone a 25 dipendenti (oggi i risultati) dopo che poche ore prima per una persona era stato necessario il ricovero all’ospedale di Cremona nel reparto Malattie Infettive. A quanto pare nulla di grave, tanto che ieri le condizioni dell’uomo iniziavano a migliorare.

Intanto ieri mattinata si è tenuta, in videoconferenza, una riunione del comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Carolina Bellantoni, per un’attenta valutazione sui recenti casi di contagio da Covid-19 che hanno interessato i lavoratori impiegati nelle aziende di Viadana e Dosolo interessate da casi di infezione. All’incontro hanno preso parte, oltre al questore e ai vertici provinciali delle forze di polizia, i sindaci del Comuni interessati, il direttore generale di Ats Val Padana Salvatore Mannino e il direttore generale dell’Asst di Mantova Raffaello Stradoni.

Mannino ha reso noto che è stata avviata un’intensa attività di screening in termini estensivi su tutti i soggetti entrati in contatto con i casi di positività conclamati, attivando contestualmente una puntuale verifica sul rispetto delle prescrizioni anti-contagio all’interno delle aziende in questione, al momento tutte rispettate. Sul questo punto il prefetto ha disposto che venga intensificata l’attività di vigilanza e controllo da parte delle forze di polizia sull’attuazione delle misure di isolamento, sensibilizzando i sindaci affinché siano con sollecitudine attivati tutti i presìdi di assistenza alla persona che rendano meno gravosa l’esecuzione delle misure di sorveglianza sanitaria, tra cui, in particolare, l’obbligo di quarantena. Ciò consentirà di limitare ulteriormente la diffusione del contagio che, al momento, ha fatto rilevare prevalentemente casi asintomatici o paucisintomatici. —