Le repliche sulla centrale di Ostiglia: «La potenza aumenterà e con essa gli inquinanti»
OSTIGLIA. Non si fa attendere la replica del Comitato Cittadini per l’ambiente alle dichiarazioni del responsabile produzione della società Ep Andrea Bellocchio, secondo il quale il futuro della centrale di Ostiglia vedrà un calo degli inquinanti perché si sostituiranno impianti vecchi con altri nuovi, più performanti. «Non è così - spiega l’ingegner Fabio Benazzi, a nome del Comitato - perché la costruzione del nuovo gruppo da circa 900 Megawatt, cioè di grande potenza, annullerà i benefici di installare i filtri nella vecchia centrale».
Il progetto, che sarà a gara il 21 febbraio, prevede la costruzione di un nuovo gruppo produttivo al posto delle cisterne inutilizzate di nafta a Borgo San Giovanni e contemporaneamente spegnere uno dei tre gruppi attivi oggi e installare i filtri per gli ossidi d’azoto sugli altri due.
«Operazioni che non porteranno benefici ambientali perché per ripagare gli investimenti, la centrale dovrà funzionare più ore di quanto fa oggi, cioè 2.600 ore» dice Benazzi. Che aggiunge: «Senza considerare che una modalità di funzionamento con continue accensioni e spegnimenti, aumenterà i “transitori”, cioè momenti nei quali l’inquinamento è più forte. Una criticità evidenziata anche da uno studio del Politecnico di Milano, ma che è assente nell’autorizzazione. Contro la quale, proprio per le sue mancanze, abbiamo presentato ricorso».
Benazzi aggiunge una ultima considerazione alle parole dell’ingegner Bellocchio: «L’incremento di potenza termica installata è del 70% e non 36% come dichiarato nell’intervista. Infatti le potenze termiche del nuovo gruppo e della centrale attuale sono rispettivamente 1482 e 2120 il loro rapporto è dunque 70%. Il doppio di quanto affermato».
Sul tema interviene anche M5S, da sempre attivo sulla questione: «Abbiamo riscontrato l’immobilismo politico locale davanti a un progetto che, per noi, non porterà alcun beneficio al territorio sia dal punto di vista ambientale sanitario che occupazionale o di sviluppo. Questa amministrazione comunale, lo abbiamo dichiarato diverse volte, in campagna elettorale puntava sul Green, sullo sviluppo sostenibile del territorio. Nemmeno dopo un anno dal loro insediamento hanno avvallato la costruzione di un nuovo turbogas nel nostro Comune. Probabilmente - dice Alessandro Incorvaia - le compensazioni economiche, previste dalla legge Marzano, hanno fatto cambiare idea al duo Primavori-Rivaroli, sindaco e assessore. Hanno preso in giro centinaia di elettori. Tra l’altro non hanno provveduto a informare correttamente la popolazione creando una serie di dibattiti aperti a tutti. Dito puntato anche nei confronti del Sindaco di Borgo Mantovano Borsari nonché Presidente del Consorzio Oltre Po Mantovano. Ha dato l’ok con qualche controllo post operam - commenta Incorvaia - nonostante la relazione del Politecnico di Milano abbia evidenziato che potrebbe esserci un aumento degli inquinanti e nonostante venisse certificato possibili ripercussioni, per quanto riguarda la rumorosità durante la costruzione dell’opera, sulla avifauna dell’Isola Boschina. Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico che si è sempre opposto politicamente a questo progetto. Chi ha dato l’ok si assumerà le responsabilità politiche alle prossime elezioni politiche. Ovviamente ci sarà il M5S che rinfrescherà la memoria agli smemorati».