VENEZIA. Entra nel vivo la maxi-operazione liquidità a favore delle piccole e medie imprese del Veneziano messa in piedi dal governo per dare ossigeno agli imprenditori alle prese con l’emergenza sanitaria. Centinaia le richieste arrivate negli uffici delle associazioni di categorie arrivate nella sola giornata di ieri, la prima a disposizione degli imprenditori per accedere ai prestiti fino a 25mila euro garantiti dal Medio Credito Centrale tramite il Fondo di Garanzia. Telefoni presi d’assalto per chiedere informazioni, assistenza o per denunciare mancanza di trasparenza nelle procedure. Giovedì scorso era stato pubblicato sul sito del Fondo di garanzia e su quello del ministero dello Sviluppo economico il modulo relativo alla garanzia del 100% su prestiti fino a un massimo di 25mila euro.
Se è vero che alcuni istituti accettavano i moduli con la richiesta generica di garanzia già dalla scorsa settimana, ieri gli istituti sono stati letteralmente «sommersi» di richieste, telefonate e mail, secondo il direttore di Centromarca Banca Claudio Alessandrini, presente a Venezia con diverse filiali.
Per i mini prestiti garantiti, la Bcc trevigiana ha ricevuto sul tavolo 700 richieste per circa 17,5 milioni di euro. Molto attiva anche Prealpi-San Biagio, presente nel Veneziano con tre filiali: Jesolo, Cavallino e Mestre.
Tutta la documentazione per l’accesso al credito è disponibile sul sito internet della Banca e il personale può fornire una consulenza personalizzata per accompagnare coloro che intendessero farne richiesta.
E le grandi banche commerciali? Unicredit sta elaborando i dati e sottolinea che, in parallelo, nel Nordest sono arrivate anche 14 mila richieste di moratoria di mutui, finanziamenti e leasing, di cui 3mila da privati cittadini. Problemi con la piattaforma? «Oggi abbiamo avuto grande affluenza ai nostri sportelli ma, grazie al senso di responsabilità di tutti, dipendenti e clienti, non ci sono state problematiche di sorta» risponde Luisella Altare, regional manager Nordest di Unicredit.
Senza dimenticare che molte richieste sono arrivate online. Banca Intesa Sanpaolo ha diffuso dati nazionali: «La scorsa settimana abbiamo avuto una serie di visualizzazioni da parte dei clienti di quello che era il sito nell'ordine di 100 mila e 50 mila erano stati gli ingressi all'interno nella sezione interessata» commenta Stefano Barrese, responsabile della divisione banca dei territori, «nelle prime 4 ore di lunedì mattina abbiamo avuto gli stessi numeri».
Le banche assicurano che, una volta approvata la relativa delibera del Fondo Pmi (attesa per oggi) riusciranno a erogare liquidità entro 48 ore. Nell’immediato, si potranno concedere gli importi sotto i 25 mila euro garantiti interamente dal Fondo Pmi.
Ieri un’altra buona notizia per le aziende in crisi di liquidità: è tra arrivato l’accordo tra la Sace e l’Abi sul manuale operativo che fornisca chiarimenti su tutte le procedure da utilizzare per i prestiti con garanzie pubbliche a favore delle grandi aziende, di importo quindi assai superiore.
Proprio il presidente dell’associazione delle banche, Antonio Patuelli, ieri ha chiesto di non recarsi in massa nelle filiali dal momento che le richieste di informazioni possono tranquillamente farsi via telefono o via mail. Un’indicazione, questa, anche per evitare inutili assembramenti all’interno degli istituti di credito.
Preoccupato per l’eventualità di nuove infiltrazioni mafiose sul territorio il presidente di Confesercenti del Veneto Centrale Nicola Rossi. «Siamo fiduciosi che le richieste di accesso al credito agevolato da parte dei nostri associati (interessati sono oltre 4 su 5) possano essere accolte già nei prossimi giorni» conclude infine Rossi. «Ma ci preoccupano invece i tempi delle erogazioni per gli imprenditori che vorranno chiedere di più ed i cui fatturati vanno dai 100mila ai 3,2 milioni di euro. Per questi, la cui esigenza di liquidità è altrettanto urgente, sono stati posti degli ulteriori vincoli relativi alla valutazione del merito creditizio di ciascuno. Un vincolo che rischia però di ritardare di settimane o forse mesi un accesso alla liquidità che è invece necessario subito per evitare che usura e criminalità organizzata possano farsi largo ancora di più in un tessuto economico già segnato in passato, dalla presenza di organizzazioni criminali».
