Un’altra bomba di aereo della seconda guerra mondiale trovata in città durante dei lavori. Questa volta l’ordigno da 500 libre con all’interno oltre cento chili di tritolo è stato rinvenuto venerdì scorso nel cantiere del campus universitario di Ca’ Foscari, in via Torino. Messa in sicurezza la bomba, il cantiere è stato bloccato. Tempo di terminare le elezioni e in Prefettura inizierà l’iter per organizzare il bomba day con il disinnesco. Le operazioni dovrebbero avvenire entro la metà di ottobre. Molto dipende da un eventuale ballottaggio nella corsa per la poltrona a sindaco.
Il cantiere
Il ritrovamento è avvenuto all’interno dell’area del Campus universitario dove sono in corso i lavori di costruzione dell’edificio Epsilon che andrà a completare le costruzioni di Ca’ Foscari nell’area di via Torino. Sta svolgendo i lavori la Intercantieri Vittadello Spa, di Limena in provincia di Padova. Saranno realizzato lavori per poco più di 9 milioni di euro. L’edificio ospiterà stanze-studio per docenti e studenti, laboratori e aule studio per studenti.
Il ritrovamento
Venerdì mentre gli operai stavano lavorando all’interno di un “cratere” dove poco prima aveva scavato una benna, si sono imbattuti nell’ordigno. Immediatamente sono stati fermati i lavori e avvisata la polizia. Successivamente sono intervenuti gli artificieri del l’Ottavo Reggimento Genio Guastatori della Folgore di stanza a Legnago in provincia di Verona. Gli specialisti hanno confermato che si tratta di una bomba gemella di quella trovata a Porto Marghera a fine gennaio e disinnescata a inizio febbraio. È lunga novanta centimetri e ha un diametro di 35 centimetri. Questo genere di bombe contengono all’incirca 130 chili di tritolo, In attesa delle operazioni per il disinnesco, è stata ingabbiata e messa sotto dieci metri di terra. Ha la spoletta ancora attiva e quindi è molto pericolosa. Essendo molto più vicina al centro di Mestre, rispetto a quella trovata a Porto Marghera, il suo disinnesco comporterà l’evacuazione di molta più popolazione rispetto all’altra volta. Mentre il cantiere è stato “chiuso” temporaneamente lo stesso viene presidiato da uomini armati.
I bombardamenti
La bomba è stata rinvenuta in un ’area dove durante la Seconda Guerra Mondiale vennero sganciati parecchi ordigni da parte dei bombardieri americani B17 e B24 che entravano in azione tra le 12 e le 13 dopo essere decollati dai campi di aviazione realizzati dagli alleati nel foggiano. E possibile che nella stessa zona ce ne siano altre di inesplose in quanto all’epoca dei bombardamenti l’area era paludosa e poi venne bonificata e riempita. Gli storici raccontano che probabilmente venne sganciata durante lo stesso bombardamento della gemella trovata a gennaio. L’attacco aereo mirava a distruggere il “ponte dei tre archi” che c’era all’altezza, della zona dove ora sono attraccati, accanto a via della Libertà, i rimorchiatori della Panfido. —
