ATP Roma, Zverev: “Ho vinto cambiando tattica. Il dito è ok”-
Col brivido, in rimonta, stringendo i denti e cambiando strategia di gioco. Alexander Zverev è sopravvissuto al ciclone Alejandro Tabilo che in poco più di 31’ aveva regolato il tedesco con un pesante 6-1. Tra il problema al dito e una gara nettamente in salita, il tedesco di Amburgo è poi riuscito a portare il match al tiebreak nel secondo set per poi ribaltare l’incontro, complice anche un’inerzia completamente dalla sua, trascinato anche dal pubblico.
D. Qual è il referto dell’infortunio al dito? Ti ha influenzato nel primo set? L’hai sentito in qualche modo durante il servizio?
“Sì, il mio dito è piuttosto grande. Credo di essermi lussato una falange, da quello che ho capito, ma non c’è nulla di rotto, il che è un bene. Ho fatto la radiografia ieri ed è tutto ok, ecco perché oggi ho potuto giocare. Ho gestito il dolore con antidolorifici. Il dito è ancora molto, molto grande ma era gestibile, ovviamente sono contento di esserci riuscito a giocare oggi.”
D. Quanto è difficile giocare con Tabilo? Nel primo set è apparso stare molto bene.
“Io non ho giocato bene, ma lui è stato il motivo per cui non ci sono riuscito. È uscito colpendo la palla con estrema forza, un sacco di dropshot, gioca in modo estremamente aggressivo. Non mi ha lasciato giocare, devo dargli credito per non avermi permesso di fare il mio gioco. Sono stato felice di aver resistito nel secondo set, penso che anche qui abbia giocato meglio di me, ma ho tenuto duro. Un po’ è cambiato nel tiebreak, lì c’è stato lo slancio. Ovviamente sono contento di essere scappato via nel terzo set”.
D. Ieri sera hai detto che avresti potuto sostituire Sinner in Italia per il tifo. Hai sentito la spinta del pubblico italiano nel secondo set?
“È buffo che, quando gioco in Italia, sia uno dei tre paesi in cui ricevo più supporto. Voglio dire, mi sento come se fossi italiano. Ricevo così tanto sostegno, amore, energia dalla folla per tutto il tempo, anche oggi. Normalmente il pubblico vuole sempre che lo sfavorito vinca. Mi sentivo davvero come se fossero dietro di me, questo mi aiuta. Gli italiani sono pazzeschi, questo mi piace. Amo l’energia e quando c’è tanta gente rumorosa. Poi quando è per te, ancora meglio. Non sostituirei Jannik, ma forse per questa settimana sì, Ne sono felice”
D. Pellegrino Dell’Anno, Ubitennis. Hai vinto il tuo primo Masters 1000 nel 2017 qui. Forse è stato il punto di svolta della tua carriera. Ora sei vicino a vincere il tuo primo Masters dopo Cincinnati e l’infortunio. Pensi che questo sarà un altro punto di svolta?
“Guarda, lo spero. Se Roma è il posto per le prime volte allora ne sono felice, soprattutto in un posto che amo molto anche al di fuori del tennis. È una città che amo e mi diverte, quindi se fosse così ne sarei più che felice”.
D. Potresti analizzare gli avversari? Hai perso due volte contro Tommy mentre hai un record positivo contro Nicolas.
“Se sono in semifinale stanno ovviamente giocando uno dei migliori tennis della loro carriera. Non importa chi ci sarà, sarà comunque difficile. Nicolas è uno dei giocatori più aggressivi nel Tour, un grande servizio e dritto. Cerca di colpire alla grande da entrambi i lati del campo. Ieri contro Tsitsipas ha fatto una vittoria davvero impressionante, è stato a terra per gran parte del match ed è sempre riuscito a rimontare. Penso che anche Tommy abbia giocato bene quest’anno. Si è fermato un po’ a Miami per l’infortuno alla caviglia. Prima e dopo questo problema ha giocato alla grande.
D. Durante il torneo hai detto che vuoi giocare nel modo più aggressivo possibile. Oggi forse hai cambiato la partita riducendo il ritmo. Significa che puoi fare tutto?
“Non è facile giocare in modo aggressivo contro un avversario che cerca di andare a segno ogni singolo colpo. Nel primo set ho toccato a malapena la palla. Per giocare in modo aggressivo, hai necessariamente bisogno di un po’ di ritmo. Oggi non l’ho avuto. A volte si tratta anche di trovare soluzioni e l’ho fatto soprattutto nel tiebreak del secondo set. Nel terzo set sono stato molto più aggressivo invece ed ero più a mio agio nei miei scatti. A volte è facile dire di colpire la palla più forte o di puntare su più vincenti, ma se sei sotto di un set e sei nel tiebreak del secondo set devi anche fare altri tipi di colpi”
Christian Attanasio