San Felice. Ghirlandina e Modena Park sono le perle di “Brick Fest”

SAN FELICE. È San Felice il paese che quest’anno ospiterà “Brick Fest”, evento durante il quale verranno presentate due strutture di Lego straordinarie: la Ghirlandina e il Vasco Modena Park. Appuntamento per sabato e domenica, al Palaround. L’evento è organizzato dalla Pro Loco locale e gli ospiti sono i volontari dell’associazione Mo.c Bricks.

Si tratterà di una esposizione di costruzioni artistiche realizzate con i Lego con cui poter interagire. Verranno esposte le opere “My Own Creation”, che riproducono in scala grandi città, auto dotate di pezzi originali, episodi e personaggi di alcuni dei film più celebri al mondo come Harry Potter o Batman. Una delle due gemme è la Ghirlandina, realizzata in scala 1:50 e ora esposta alla mostra personale di Riccardo Zangelmi, unico autore italiano riconosciuto dalla Lego; la seconda è la riproduzione di Modena Park. La struttura in lego occupa un area di circa 9 metri quadrati ed è caratterizzata dalla presenza di 7mila mini figure che riproducono gli spettatori nella zona prato vicina al palco. Si tratta, in aggiunta, di una struttura dinamica: infatti l’installazione è munita di un sistema audio e video tramite i quali sarà possibile vedere il concerto. La costruzione ha acquisito, a dicembre, un valore simbolico inestimabile perché proprio Vasco Rossi, in visita alla scuola di musica “Massimo Riva” a Zocca, ha autografato il banner celebrativo.

I Lego non sono più giocattoli che riguardano i più piccoli o la cerchia ristretta di adulti appassionati, ora sono uno strumento per esprimersi e per dare sfogo alla propria creatività, specialmente tramite il progetto “My Own Creation” grazie al quale ognuno può creare la propria installazione.

«Il ricavato ottenuto dalle eventuali donazioni – racconta Fabio Bocchi, presidente della Mo.c Bricks – verrà devoluto all’ospedale Policlinico, ai reparti di Pediatria e Oncologia infantile nei quali, peraltro, è in corso il progetto “Happy Bricks”, attivato con l’intento di portare i laboratori a tutti quei bambini che, a causa delle loro malattie non possono raggiungerci all’esterno».

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