“Prezzi più bassi anche del 52% per chi prenota voli last minutes”: ecco cos’è l”anomalia’ di agosto e quali sono le tratte più convenienti
Prenotare con largo anticipo per risparmiare? Una delle poche certezze del mondo dei viaggi sembra essere crollata, almeno per questa strana estate 2025. Un’analisi condotta dal Corriere della Sera su oltre 150 rotte aeree ha svelato un fenomeno sorprendente: su molte tratte, anche internazionali e molto richieste, i prezzi dei biglietti sono calati drasticamente a ridosso della data di partenza, con risparmi che in alcuni casi hanno superato il 50%.
Il caso limite: -52% per un volo a Ferragosto
L’esempio più clamoroso è quello di un volo diretto Napoli-Chicago: acquistato a soli sei giorni dal decollo (previsto poco prima di Ferragosto), è costato il 52% in meno rispetto allo stesso biglietto comprato poco più di un mese prima. Non un errore del sistema o un’offerta lampo, ma una decisione mirata del reparto Revenue Management della compagnia aerea, costretta ad abbassare i prezzi per riempire un aereo il cui tasso di occupazione era fermo a poco più della metà. Ma non è un caso isolato. I dati mostrano un trend diffuso:
Roma-Los Angeles: -43% rispetto a un mese prima.
Milano-New York: -39% a 14 giorni dal volo.
Milano-Atene: -45% a sedici giorni dalla partenza.
Roma-Rio de Janeiro: -36% a 12 giorni dalla partenza.
Milano-Catania: -38%.
L’analisi ha evidenziato che la “finestra temporale ideale” per trovare i prezzi migliori si è drasticamente ridotta: dai 35-60 giorni prima del volo nel 2024, si è passati ai soli 12-25 giorni nel 2025, con un picco di offerte tra gli 11 e i 13 giorni antecedenti al decollo.
Perché i prezzi crollano? La spiegazione delle compagnie
Cosa ha spinto le compagnie a tagliare i prezzi proprio nel periodo di picco agostano? La risposta, raccolta da diversi dirigenti del settore, è una combinazione di fattori. In primo luogo, una domanda più debole del previsto. “Tutti ci aspettavamo un mese con vendite molto più forti”, ammettono i manager. “Abbiamo atteso fino all’ultimo, poi ci siamo resi conti che non avremmo riempito gli aerei come sperato e abbiamo abbassato le tariffe per salvare la stagione e attrarre quanti più clienti”. A questo si aggiunge un “effetto domino“: basta che una compagnia aerea, anche su una singola tratta, abbassi drasticamente le tariffe perché le concorrenti siano costrette ad adeguarsi per non perdere passeggeri, innescando una spirale di ribassi. Dietro questa dinamica c’è anche un cambiamento più profondo nelle abitudini dei viaggiatori: “Dopo il Covid sono saltate le poche certezze che avevamo”, spiegano tre dirigenti. “Un tempo la maggior parte dei biglietti si vendeva tra i tre e i sei mesi prima del volo. Oggi non più”. Le tensioni globali e una generale incertezza economica spingono molti a decidere all’ultimo.
Conviene ancora prenotare in anticipo?
La risposta, ora, è: dipende. Le compagnie sanno che chi acquista con 5-6 mesi di anticipo spesso lo fa per necessità (matrimoni, eventi familiari, festività come il Natale) e ha meno flessibilità, quindi è disposto a pagare di più. Ma per i viaggiatori flessibili, l’estate 2025 ha dimostrato che il vero affare può arrivare quasi all’ultimo momento. È un rischio, avvertono gli esperti: le offerte durano poche ore e non riguardano le destinazioni ad altissima domanda, dove i prezzi continuano a salire. Ma per chi è disposto a scommettere, questa estate ha offerto opportunità di risparmio inaspettate. Resta da vedere se si tratta di un’anomalia momentanea o di una nuova tendenza del mercato aereo.
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