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L’ex senatrice di Forza Italia a capo dell’organo scientifico che tutela l’ambiente: così il governo si prende Ispra (mentre lo depotenzia)

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Il centrodestra si prende l’Ispra. Per la prima volta nella storia dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale sarà una figura politica a guidare l’ente. E, nemmeno a dirlo, sarà un’esponente dell’attuale maggioranza di governo. Il Mase ha indicato come prossima presidente Alessandra Gallone, ex senatrice di Forza Italia e attuale consigliera proprio di Gilberto Pichetto Fratin. E così il più importante e indipendente organo scientifico italiano che si occupa di inquinamento, rischio idrogeologico, cambiamenti climatici, che tutela la biodiversità, le aree protette e che finora è stato retto da tecnici, passerà sotto il controllo della politica.

Per il governo Meloni è una grande occasione: controllare il principale riferimento scientifico per le politiche ambientali significa indirizzarlo quando sorgono potenziali conflitti proprio con l’esecutivo, con le Regioni e con gli enti locali. Ispra infatti fornisce pareri tecnico-scientifici, talvolta vincolanti, quando per esempio di mezzo ci sono piani antismog, quando va valutato l’impatto di grandi opere e infrastrutture o quando si parla di acque e depurazione. D’altra parte non è un segreto che il centrodestra volesse mettergli sopra le mani. Nel corso della legislatura c’ha provato più volte, tanto che a un certo punto, lo scorso anno, docenti ed esperti hanno inviato una lettera a Meloni per denunciare come Ispra stesse subendo “attacchi sempre più pressanti e ingiustificati”. E siccome in quel caso si parlava di prelievo venatorio, l’accusa era rivolta alle associazioni dei cacciatori, agli armieri e alla politica che di quei mondi cura gli interessi.

All’inizio di quest’anno è stata la volta della Lega, che ha proposto di sottrarre a Ispra la tutela dalla fauna selvatica, affidandola a un nuovo organismo (politico) in capo al ministero guidato da Francesco Lollobrigida. L’ostruzionismo del M5s (e in misura minore dei Verdi) ha bloccato il blitz del Carroccio. Ma l’attacco più grave è anche quello più recente: negli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia, l’Ispra dovrebbe avere sempre meno peso tanto nella gestione dell’attività venatoria quanto in tutti gli altri settori, poiché verrebbe posta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri. E addio indipendenza.

Tornando alla nomina di Gallone, sul piano delle regole è tutto legittimo, dal momento che è proprio il ministero dell’Ambiente ad avere la facoltà di avanzare la candidatura. Ciò che è irrituale è che per la prima volta l’incarico non viene affidato a un tecnico, ma a una figura strettamente politica (il disco verde arriverà il 6 gennaio, quando si esprimerà la commissione Ambiente). Prima della senatrice di Fi, Ispra è stata guidata per sette anni da Bernardo De Bernardinis, noto più che altro per la condanna definitiva a due anni per il terremoto dell’Aquila. Bernardinis, in ogni caso, era professore universitario (ordinario di Idraulica), con decine di pubblicazioni all’attivo, prima dirigente e poi vicecapo del Dipartimento della Protezione civile. Nel 2017 gli succedette Stefano Laporta, avvocato e viceprefetto, con una lunga esperienza nell’Istituto: sub-commissario nel 2008, direttore generale dal 2010 e dal 2023 vicepresidente dell’Agenzia europea per l’Ambiente.

Gallone, invece, ha il pedigree del politico: esponente del Msi, aderisce ad An e nella sua Bergamo diventa prima consigliera e poi assessora all’Istruzione. Entra in Senato col Pdl nel 2008 e nel 2012 diventa capogruppo del neonato partito di FdI. Appena un anno dopo saluta Meloni per abbracciare Silvio Berlusconi e Forza Italia. Nel 2018 rientra a Palazzo Madama, questa volta da azzurra, in Aula è sempre presente e battagliera e in entrambe le esperienze, tra le varie Commissioni di cui entra a fare parte, c’è anche quella Territorio e ambiente. A Bergamo è molto apprezzata, tanto che all’ultima tornata il suo partito la vuole candidare a sindaca. Ma Fi in città non conta come un tempo, e Gallone salta. Chi la conosce dice che ama gli animali, tanto da essere stata vista diverse volte all’Oasi Wwf di Valpredina; sui social al posto della sua foto-profilo ha quella di Berlusconi, tra gli account seguiti ci sono lo stesso Wwf e Greenpeace.

Mail: a.marzocchi@ilfattoquotidiano.it
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