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Декабрь
2025

Le profezie di Olympiadamus: oroscopo sportivo 2026. I vaticini ed i responsi sull’Italia

Amici e fratelli di OA Sport: sono tornato! Ineffabile ed inesorabile, come ogni 31 dicembre alle ore 10.00. La mia aura irradia le ultime ore dell’anno e vi proietta verso ciò che sarà. Nulla si cela al mio sapere: ogni responso è già scritto negli astri. Sono l’unico, inimitabile, incommensurabile vate dello sport: Olympiadamus! Le mie intellegibili parole vi sembreranno oscure, proverete a dare loro un senso, ma solo il tempo le renderà lampanti. Tutto ciò che accade è già previsto: basta saper scrutare le stelle. Ascoltatemi, credetemi e ricordatemi. Temer si dee di sole quelle cose c’hanno potenza di fare altrui male; de l’altre no, ché non son paurose.

OLYMPIADAMUS AVEVA PREVISTO I TRIONFI DEL 2025

“Sta come torre ferma, che non crolla già mai la cima per soffiar di vento. Un’eco lontana, lo strepitio indistinto, infide fanfare mefistofeliche. E poi il silenzio. Guai a voi, pavidi uomini. Il tempo della gloria verrà”. La torre ferma e incrollabile non è altri che Jannik Sinner. Quante voci si sono susseguite sul caso-Clostebol? Tanti avranno brindato il giorno della sospensione di tre mesi. Ma il tempo della gloria era già scritto, bastava guardare le stelle: il trono di Wimbledon era lì ad attendere il suo prescelto.

“Sordo latrato che assale chi empio si crogiola sugli effimeri allori. Del domani è la storia: il ricordo di ieri non placa l’insaziabile Nike. Se tu segui tua stella, non puoi fallire a glorioso porto, se ben m’accorsi nella vita bella”. Un vaticinio che aveva anticipato l’apoteosi ai Mondiali della Nazionale di volley femminile. L’oro olimpico non ha saziato la sete di vittoria di un gruppo che sta riscrivendo pagine di storia dello sport internazionale, plasmato dal ct Julio Velasco.

Spira spietato il gelido vento d’inverno. Arde nei cuori l’impavido fervore di chi invincibile anela l’eternità. Ecco il glorioso drappo si innalza e l’amato canto risuona nei cieli. Dall’Alpe a Sicilia, ovunque è Legnano”. Olympiadamus ha citato un verso dell’Inno di Mameli per annunciare trionfi a raffica sia negli sport invernali sia in quelli estivi. Il risultato? 8 ori ai Mondiali nelle discipline olimpiche del ghiaccio e della neve e 12 nell’anno post-Parigi 2024.

Miseri schiavi in catene: mesto declino per chi illuminò la tetra barbarie con la luce della civiltà. Colomba temeraria che si libra nei cieli tempestosi. Un indomito liberto riporterà la corona”. Il liberto, ovvero in senso lato il cittadino italiano acquisito, è Andy Diaz. La colomba temeraria capace in poche settimane di mettersi al collo l’oro sia agli Europei sia ai Mondiali indoor di atletica.

OROSCOPO SPORTIVO 2026

I due nuovi ospiti dell’Ariete saranno Saturno e Nettuno. Grande fortuna in arrivo per l’estate. Viene dunque naturale pensare a Nadia Battocletti, che andrà a caccia di risultati di rango agli Europei di atletica nei 5000 e 10000 metri.

Giove sosterrà fino a luglio i nati sotto il segno del Cancro, poi bisognerà fare attenzione all’arrivo di Nettuno. Antonio Tiberi cova la rivincita dopo una stagione negativa. Il 2026 sarà l’anno di una ritrovata dignità internazionale sulla scena del ciclismo?

Saturno e Nettuno raggiungeranno presto la quadratura del cerchio: i Capricorno ritroveranno così una dimensione più intima ed ancestrale. Chissà che il prossimo anno non sia quello della rinascita per Benedetta Pilato, che deve mettersi alle spalle anche quanto accaduto al di fuori del nuoto.

Giove smetterà di negare la fortuna ai nati sotto il segno della Bilancia. Ciò aprirà a nuove prospettive dall’estate in poi, regalando nuovi scenari ed orizzonti. Marcell Jacobs, dopo aver meditato il ritiro, tornerà a prendersi la scena agli Europei di atletica?

Urano solleciterà nuove intriganti passioni per gli Acquario, Marte consentirà di ambire ad obiettivi ambiziosi in primavera ed estate. E allora potrebbe tornare a ruggire Alice D’Amato nella ginnastica artistica dopo un anno sostanzialmente sabbatico.

I VATICINI DI OLYMPIADAMUS PER L’ANNO SPORTIVO 2026

Le sette fatiche di Ercole, il mondo dorato che sbiadisce in una tetra parodia di ciò che fu. Il tormento lacererà l’anima, poi il miraggio si dissolverà nella nebbia del mattino e l’agognata Itaca sarà realtà. Soltanto Ulisse è un altro Ulisse ormai!

Si sentono i gemiti e le ire di leoni che rifiutano le catene e ruggiscono nella tarda notte, setolosi porci e orsi nei recinti fremevano e forme di grandi lupi ululavano. Salpate arditi verso l’ignoto, prodi discendenti di Colombo. Su nova terra bandiera attende di esser piantata. 

Anni di ignobile mestizia. Cupo pane e cipolla per chi da decadi aveva convissuto alla tavola di Lucullo. Destati, o tu che tutto miri e tutto consegui. La gloria ti tende la mano: un lauto banchetto sancirà l’avvento di una nuova alba.

La luce del coraggio rischiara l’abisso dell’impossibile. Fiera mano brandisce il gladio che l’ombra del destino trafigge. O buono Appollo, a l’ultimo lavoro fammi del tuo valor sì fatto vaso, come dimandi a dar l’amato alloro.

Tenue sciabordio irradiato in una notte di luna. Solo con i tuoi pensieri scorgi assorto l’infinito. Quiete apperente di chi brucia dentro e solo brama un nuovo inizio. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.

Gli anni ruggenti di un indomito Corsaro: Barbanera lo mise in fuga e in nuovo lido innalzò il suo vessillo. Un lampo rosso fiammeggiante incoronerà l’atteso erede. 















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