Medico e infermiera a processo per la morte di una paziente
L'accusa è di omicidio colposo. Discussione accesa in aula: l'avvocato difensore abbandona la seduta
BORGO MANTOVANO. È entrato nel vivo il processo per omicidio colposo che vede sul banco degli imputati il dottor Giovanni Paganini, del reparto di Medicina dell’ospedale di Pieve di Coriano, e l’infermiera Fiammetta Chieregatti. L’accusa è per il primo di aver prescritto e la seconda d’aver somministrato un farmaco a cui la paziente, una 78enne di Poggio Rusco, era allergica, causandone la morte.
La procura li aveva messi sotto inchiesta ma non ravvisando nel loro operato alcuna responsabilità aveva chiesto che il loro caso venisse archiviato. Il giudice per le indagini preliminari Matteo Grimaldi, però, aveva disposto, con un’ordinanza, l’imputazione coatta. Giovedì mattina, davanti al giudice Giovanna Camillo nuova udienza a cui erano presenti gli imputati e nel corso della quale è stato sentito il figlio dell’anziana deceduta.
Il difensore di Paganini (il medico è anche direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute) ha posto molte domande all’uomo, pretendendo risposte certe su precise circostanze, mettendolo quindi in difficoltà. Il giudice è intervenuto, ne è nato un battibecco e l’avvocato del medico ha fatto armi e bagagli uscendo dall’aula e abbandonando il cliente.
L’accusa per entrambi è di non aver consultato la scheda di anamnesi della paziente che, alla sezione allergie, riportava l’annotazione “oxicodone”, un potente farmaco oppiaceo contro il dolore. La perizia disposta dal tribunale ravvede delle responsabilità dei due imputati. «È ragionevole ritenere - si legge - che il rapido decadimento neurologico osservato nel corso del ricovero della signora sia concausalmente ascrivibile alla somministrazione di oxicodone». Prossima udienza il 13 maggio.