Torre della Gabbia quasi finita: «L’apriremo entro l’estate»
MANTOVA. Il cantiere infinito della Torre della Gabbia sta imboccando la dirittura d’arrivo. I lavori di consolidamento e trasformazione nel belvedere della città con annesso centro di promozione del sito Unesco Mantova-Sabbioneta sono in via di conclusione, tanto che si riaffaccia una data. A suggerirla, ancora a bassa voce quasi con fare scaramantico, è l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli: «Contiamo di terminare i lavori e di aprire la Torre al pubblico entro l’estate».
Dopo tanto tempo e dopo vari rinvii, avere anche solo accennato a un fine lavori significa che finalmente si è vista la luce in fondo al tunnel. Il cantiere aveva aperto nel maggio del 2017 e in tre anni si pensava di farcela a recuperare il monumento e restituirlo alla città (mai era stato possibile aprirlo al pubblico visto che per accedervi bisognava passare su una proprietà privata). Alle difficoltà tecniche di recuperare un monumento dotandolo per di più di un ascensore, si era sommata la pandemia da Covid che aveva bloccato i lavori per mesi. Adesso, però, sembra la volta buona.
«Manca solo l’apertura in alto sul belvedere per far passare l’ascensore» dice Martinelli. Che spiega: «È la parte più complessa dopo l’installazione dell’elevatore che ora funziona. Si tratta di collocare una vetrata a pavimento che si apre e si chiude per consentire all’ascensore di salire e di scendere senza lasciare aperto un buco da cui possa entrare l’acqua o, peggio, costituire un pericolo per i visitatori». Con la sovrintendenza il Comune ha trovato una soluzione che, però, si preannuncia molto complessa, da specialisti. «Abbiamo raccolto i preventivi dalle ditte – dice l’assessore – li stiamo esaminando assieme alle proposte tecniche che li accompagnano. Poi individueremo la ditta a cui affidare la realizzazione. Certo, oltre alla complessità dei lavori c’è da tenere in conto dei ritardi che, in questa situazione di pandemia, hanno le aziende nel trovare le materie prime e nelle consegne in generale. Comunque, speriamo di farcela per l’estate».
Un altro indizio che lascia ben sperare è il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica per installare la segnaletica che individuerà l’Heritage centre nell’appartamento a palazzo Cadenazzi, attiguo alla Torre, che il Comune ha acquistato e da cui si accede alla Gabbia dal civico 96 di via Cavour. Si tratta di vetrofanie da apporre sui vetri delle tre finestre del mezzanino e affacciate su via Cavour, di un totem e di una targa in ottone sul fianco destro del portone d’accesso che faranno da pendant con uno stendardo messo su una piantana e collocato alla sinistra.
«Gli arredi nell’appartamento sono completati – annuncia l’assessore alle biblioteche e politiche giovanili con delega anche all’Unesco, Alessandra Riccadonna – stiamo ultimando l’allestimento multimediale che servirà a raccontare il sito Unesco di Mantova e Sabbioneta e accompagnerà i visitatori nella salita verso la terrazza del belvedere. L’Heritage centre sarà il punto di riferimento non solo per i turisti ma anche per i mantovani per quanto riguarda l’illustrazione del patrimonio Unesco. L’accesso sarà da via Cavour 96 e, nel cortile interno, ci sarà quello riservato ai disabili».