Montecarlo, Davidovich Fokina: “I tuffi sulla terra rossa? Non mi importa se mi sbuccio o sanguino un po’”-
Dal nostro inviato a Montecarlo
Alejandro Davidovich Fokina si è reso protagonista della grande sorpresa di giornata, eliminando al primo turno del Monte-Carlo Rolex Masters il numero uno del mondo Novak Djokovic. Autore di una grande prestazione – che avrebbe anche potuto chiudere in due set – lo spagnolo è poi intervenuto in conferenza stampa, rispondendo subito a due domande del nostro Gianluca Sartori.
Ubitennis, Gianluca Sartori: “Prima di tutto, congratulazioni! Vincere contro il numero uno del mondo non è una cosa che capita tutti i giorni. Quanto sei contento per il livello di tennis che sei riuscito ad esprimere oggi?
Davidovich Fokina: “Beh, diciamo che non sono così triste! (ride, ndr.) Chiaramente sono estremamente contento per la vittoria di oggi, anche se devo dire che Nole mi manca nel tour: non ha giocato molto quest’anno. Giocare a Montecarlo, sul campo centrale pieno, è meraviglioso, perché è una cosa che guardi sempre in TV. Poi, addirittura, giocarci oggi e vincere contro Djokovic riempie di felicità me e il mio team”.
Ubitennis, Gianluca Sartori: “Mi piace l’atteggiamento che hai mostrato sul campo, anche quanto in qualche occasione ti sei tuffato per recuperare qualche palla. Penso che avresti già potuto chiudere il match nel secondo set, non credi anche tu?
Davidovich Fokina: “Sì, è vero. Mi sono tuffato più volte, ma volevo solo rimanere concentrato solo sul punto successivo. Non mi importa più di tanto se mi esce un po’ di sangue o se mi sbuccio un po’ i fianchi. Per quanto riguarda il match, c’è da dire che comunque giocavo contro li numero uno del mondo. Non sai mai se puoi vincere in due o tre set. Ma non importa, ho perso il secondo parziale, poi sono andato in bagno per schiarirmi le idee e ricominciare a spingere forte sin dall’inizio del terzo”.
D: Innanzitutto, congratulazioni per la vittoria. Durante il cambio di campo nel secondo set, quando sei stato contro-breakkato sul 4-2, abbiamo notato che stavi pensando davvero tanto. Cosa frullava tra i tuoi pensieri in quel momento?
Davidovich Fokina: “Molte cose. Tuttavia, volevo solo rimanere concentrato sulla partita ed essere pronto per il punto successivo. Sapevo che lui poteva strapparmi il servizio in ogni momento, ma anche io potevo farlo, d’altronde giochiamo sulla terra. Possiamo operare o subire un break molte volte”.
D: A proposito di terra battura, pensi che questa sia la superficie dove ti esprimi meglio?
Davidovich Fokina: “Beh, potrebbe essere! (sorride, ndr). Ho più tempo per il mio gioco. Ho qualcosa in più, in generale: più passione, più grinta. Comunque, ero molto concentrato e non è importante quello che accade in campo. L’importante è essere sempre pronti per il punto seguente”.