Il ricreatorio “De Amicis” a Trieste chiuso d’urgenza per crolli, subito i sopralluoghi
foto da Quotidiani locali
TRIESTE. È previsto già per questa mattina un sopralluogo da parte dei tecnici del Municipio deputati a verificare lo stato in cui versa il complesso edilizio nel quale ricade il ricreatorio “De Amicis”, dopo che una serie di cedimenti strutturali ha reso ieri inagibile lo stesso perimetro educativo comunale di via Colautti, a San Vito. Gli spazi del “De Amicis” restano dunque chiusi fino a data da destinarsi, dopo i crolli che hanno interessato in particolare il tetto e le facciate della vicina ex scuola, ormai chiusa e dismessa da anni.
Questa l’intervento dei Vigili del fuoco ha permesso per intanto di mettere in sicurezza l’area in via preventiva, rendendola appunto “off-limits”, ma servirà ora capire quali saranno i lavori necessari per consentire la riapertura del ricreatorio, se cioè si tratterà di opere particolarmente consistenti e onerose dal punto di vista del tempo e delle risorse finanziarie, o se sarà sufficiente avviare un cantiere per una rapida manutenzione straordinaria. L’assessore comunale ai Lavori pubblici Elisa Lodi ha fatto subito sapere che, con la collega Nicole Matteoni, che detiene in giunta la delega all’Educazione, sta «seguendo da vicino la vicenda. Abbiamo dato subito l’incarico agli uffici di attivarsi con i primi sopralluoghi del caso, con l’obiettivo di rendere nuovamente operativa la struttura il prima possibile. Ma serve prima vedere quali interventi dovranno essere messi in campo».
Questo lunedì quindi si saprà qualcosa in più sul fronte delle tempistiche, se i crolli saranno facilmente sanabili o meno. Lo scorso gennaio Lodi e Matteoni avevano annunciato un finanziamento da 100 mila euro proprio per riqualificare parte del ricreatorio “De Amicis”, uno spazio storico per la città, operativo dal 1914. Resta in ogni caso il nodo del grande immobile vicino, l’ex scuola “De Amicis”, che versa in condizioni di grave degrado e dove già in passato si erano verificati problemi strutturali. La notizia è apparsa sul gruppo social che “raccoglie” diversi residenti di San Vito, suscitando subito una lunga serie di commenti di cittadini dispiaciuti per l’accaduto, per un ricreatorio al momento non disponibile per i giovani, ma preoccupati soprattutto proprio per il grande edificio vicino, che da tempo attende una nuova vita