Tra i “Luoghi del cuore” va forte il Seminario Gregoriano: ecco i più votati
foto da Quotidiani locali
Il Seminario Gregoriano e il Ponte della Vittoria guidano la classifica dei luoghi del cuore bellunesi del Fai, ma c’è ancora qualche giorno per esprimere il proprio voto. Fino al 15 dicembre sarà infatti possibile votare i propri luoghi speciali con il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal Fai, Fondo per l’ambiente italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Attualmente i luoghi bellunesi inseriti nel portale nazionale sono oltre 300, una mappatura unica e spontanea di siti dalle tipologie più varie: area naturale, chiesa, borgo, palazzo storico, archeologia industriale, villa, area urbana, area archeologica, castello, bosco, fiume e lago.
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Ad oggi, il sito bellunese più votato (oltre 670 preferenze e 144° posto nazionale) è il Seminario gregoriano di Belluno con le sue due biblioteche storiche, la Gregoriana e la Lolliniana, al cui interno si conservano alcuni pregevoli codici manoscritti. Al secondo posto si colloca il ponte della Vittoria, che ha superato i 500 voti (179° posto nella classifica nazionale). A campata unica, è stato progettato nel 1923 dall’ingegnere Eugenio Miozzi (famoso per aver realizzato il Ponte della Libertà a Venezia) e inaugurato dal re Vittorio Emanuele III nel 1926. L’architetto Riccardo Alfarè si occupò invece della parte decorativa e degli elementi architettonici lavorati a martellina.
Segue la Scuola elementare “Bambini del Vajont” di Longarone, con oltre 450 voti, costruita nel 1964, all’indomani della tragedia, su progetto di Costantino Dardi che, nel 1976 ne progettò anche l'ampliamento. Così la descrive l'architetto: «Planimetricamente il progetto è caratterizzato dalla iterazione di un modulo spaziale, costituito dall’aula di insegnamento, lungo due direttrici ortogonali. La relazione tra i moduli di base determina la formazione di spazi porticati all’esterno e all’interno di aule riservate alle attività collettive, al gioco e allo spettacolo, in funzione dei cicli didattici».
Sempre in provincia, hanno superato i 300 voti Villa Zuppani di Pasa a Sedico, di origine cinquecentesca e ampliata e abbellita nel settecento; i resti del castello di San Giorgio a Soccher; la chiesetta di Sant’Antonio abate a Sottoguda e la Vena d’oro, con le sue acque sorgive dalle proprietà terapeutiche e l’ex stabilimento che a fine Ottocento divenne un’importante stazione climatica d’élite.
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La candidatura della chiesetta di Sant’Antonio, in particolare, posizionata circa a metà della gola dei Serrai di Sottoguda e fondata in epoca lontana con lo scopo di proteggere i viandanti che si fossero avventurati nella forra, idealmente completerebbe il lavoro di recupero dei Serrai di Sottoguda, duramente colpiti dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018 e che nel giro di poche settimane avevano raccolto migliaia di firme per quell’edizione dei Luoghi del cuore. Allora la chiesetta ne era uscita quasi indenne. Furono gli eventi successivi, soprattutto la “bomba d’acqua” dell’agosto 2020, a causare seri danni strutturali, con la caduta di una pianta sul tetto. Le ingenti opere di sistemazione idraulica dei Serrai non comprendono il restauro della chiesetta e per questo l’amministrazione comunale si sta organizzando in modo autonomo.