Ex allievo della scuola mosaicisti ha successo in Messico: è il direttore creativo di una grande azienda

SPILIMBERGO. Da allievo della Scuola mosaicisti del Friuli a direttore creativo in Messico. Gli allievi del terzo corso della Irene di Spilimbergo hanno avuto l’occasione di seguire uno stage d’una settimana con il mosaicista Giuseppe Semeraro, il quale ha aggiunto alla loro formazione ulteriori competenze di carattere progettuale e gestionale.

Semeraro era stato allievo dell’istituto di via Corridoni alla fine degli anni Novanta, quindi docente di mosaico e terrazzo dal 2001 al 2007 prima di intraprendere una brillante carriera in Messico.

Oggi, a Cuernavaca, è art director della grande azienda Mosaicos Venecianos de México, fondata nel dopoguerra e che conta oltre 400 dipendenti: si occupa di mosaico a tutto campo, dalla produzione dei materiali all’installazione delle opere, ideazione e progettazione comprese. Partendo dalla propria esperienza che intreccia anche aspetti organizzativi e di coordinamento, Semeraro ha voluto sviluppare con gli allievi spilimberghesi un progetto che ha messo al centro la Scuola, in particolare il suo spazio esterno, in corso di rifacimento.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) mosaico scuola un secolo dopo]]

Un’occasione per ragionare su un’area che deve essere arredata e trovare nuovo carattere ora che dall’ingresso dell’istituto si raggiunge con facilità il centro cittadino. Elementi come l’alta canna fumaria decorata e la grande opera circolare per i cent’anni della Scuola sono segni riconosciuti nell’ambito urbano. Né è sfuggita agli allievi l’importanza di trasmettere all’esterno l’attività dei laboratori d’istituto, in quanto l’arte mosaicista non trova limiti espressivi.

Il maestro Semeraro ha sollecitato gli allievi a formulare delle proposte per lo spazio esterno, invitandoli a redigere dei progetti che affrontassero i vari aspetti di cui un imprenditore deve tener conto. Non un solo esercizio creativo, dnque, ma una riflessione più ampia che ha previsto il calcolo di tempi e risorse, la valutazione delle qualità umane e tecniche, le specifiche dei materiali, i costi, sino all’esecuzione di campioni e prototipi. Sono stati affrontati argomenti come il riuso, la sostenibilità, il verde, la funzionalità, l’adattabilità. Le diverse soluzioni presentate si sono incentrate su arredi in cui il mosaico diventa l’elemento distintivo non solo con finalità decorative, ma anche come motivo che unisce le strutture e i segni artistici esterni.

I progetti sono stati caratterizzati da sedute modulari e mobili per creare zone di conversazione con piante e tavolini, armonizzando con le linee severe dell’edificio scolastico le lavorazioni, i colori e i materiali delle superfici musive. I progetti per la “corte” della Scuola mosaicisti del Friuli hanno considerato parametri e tempi di produzione secondo standard che Semeraro ha testato sul campo. Una condivisione aperta quella del direttore creativo dell’azienda messicana, che gli allievi hanno apprezzato. Un modo per restituire con gratitudine alla Scuola quella ricchezza di valori e competenze che sono state alla base della sua fortuna professionale. —

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