Cristina D’Avena al Verdi di Gorizia a sua insaputa: annullato il concerto del 3 gennaio. Ecco cosa è successo

GORIZIA Lo spettacolo “Tutto in una sigla” con protagonista Cristina D’Avena avrebbe dovuto tenersi martedì 3 gennaio al teatro Verdi. È stato annullato e non per un problema di salute o per un’altra indisposizione della cantante. Che è successo, allora?

La nota del Verdi

“La direzione artistica del Teatro, che ha agito in buona fede e tramite intermediario, sottolineando che l’Artista e la società Crioma srl (titolare in esclusiva dei diritti di sfruttamento economico dell’immagine dell’Artista medesima) non erano a conoscenza né avevano prestato il proprio consenso per l’organizzazione dell’evento, è profondamente dispiaciuta sia nei confronti della signora D’Avena, sia nei confronti del pubblico” si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa del Verdi. Insomma, a quanto viene riportato, la cantante, di doversi esibire a Gorizia il 3 gennaio, non sapeva nulla. Decisamente strano.

Il misterioso intermediario

Ma chi è questo misterioso intermediario con cui Walter Mramor ha tenuto i contatti? Sul punto, tuttavia, il direttore artistico del Verdi preferisce non aggiungere nulla a quanto diffuso dall’ufficio stampa. La stessa nota riporta inoltre che Mramor “sta lavorando per individuare al più presto uno spettacolo che possa sostituire l’evento cancellato e spera di poter quanto prima darne comunicazione”.

I commenti sui social

Intanto, però, l’annullamento ha fatto scatenare commenti severi sui social e non. C’è chi parla di dilettantismo, altri lo hanno ritenuto una figuraccia in vista della Capitale europea della Cultura. Spetta a Fabrizio Oreti replicare alle accuse: «Checché ne dicano i detrattori, la stagione del Verdi è partita benissimo, registrando più di un tutto esaurito. È la prova che Mramor ancora una volta ha saputo centrare il cartellone - afferma l’assessore alla Cultura -. Per quanto riguarda più direttamente l’evento con Cristina D’Avena, spiace certamente il fatto che non lo potremo applaudire a Gorizia, ma sono convinto che il direttore artistico rimpiazzerà lo spettacolo con un altro evento dello stesso livello».

Il motivo dell’annullamento

Bene, ma il motivo dell’annullamento? Stando ai contenuti della nota, è, a un tempo, tanto oscuro quanto curioso e una maggior chiarezza in proposito, con tutta probabilità, avrebbe evitato l’insorgere della polemica. «Il Comune non aveva ancora speso nulla per questo evento e ogni ragionamento, per quanto ci riguarda, si chiude qui» precisa ancora Oreti, escludendo, almeno per ora, che la questione possa avere qualche strascico legale. Ma non è detta l’ultima parola. Di sicuro, la prevendita e l’annuncio di “Tutto in una sigla”, già da qualche giorno, era stata rimossa dalla pagina Facebook e dal sito del teatro, indice che qualche intoppo avrebbe potuto verificarsi, come poi è puntualmente accaduto. E chi ha acquistato il biglietto? I ticket possono essere rimborsati entro martedì 10 gennaio presentandosi direttamente alla biglietteria di via Garibaldi 2/a (0481.383601).

La polemica

Ma la polemica è dietro l’angolo, anzi è già avviata. Oreti si toglie a riguardo un sassolino dalla scarpa. «Mi ha stupito l’assessore al Welfare di Gradisca, Francesca Colombi, che, riguardo al concerto del 3 gennaio, sui social si è espressa con un commento “sarcastico”: visto il ruolo che ricopre avrebbe potuto benissimo evitarlo, considerato poi che Mramor gestisce pure i teatri di Gradisca e di Cormons”. Davvero le polemiche si chiuderanno qui?