Altre tre dimissioni, l’amministrazione di San Vito appesa a un filo
L’amministrazione comunale di San Vito è appesa a un filo. O meglio, alle surroghe. Ieri sul tavolo del sindaco sono arrivate le dimissioni di altri tre consiglieri, che portano a sette il numero complessivo di addii all’amministrazione negli ultimi mesi. I numeri sono risicatissimi, tanto che il consiglio comunale che era in programma ieri sera è stato rinviato.
La prima crisi si era aperta in ottobre, quando avevano rimesso le deleghe di assessore al turismo e vice sindaco Alfonso Sidro, di assessore al bilancio Diego Belli, di capogruppo di maggioranza Giovanni Cautiero e la consigliera Chiara De Vido aveva lasciato la delega alle Politiche Sociali. I quattro, diventati consiglieri, si sono poi dimessi dal consiglio.
Ieri un fulmine a ciel sereno, a giudicare dalle parole del sindaco Caruzzo, che proprio non si aspettava altre dimissioni. Sul suo tavolo sono arrivati prima gli addii di Tiziana Menegus, capogruppo di minoranza, e di Gildo Belli, consigliere, anche lui di minoranza; poi quella dell’unico consigliere rimasto in maggioranza, Alessandro De Sandre.
In questo momento il consiglio comunale di San Vito è composto da quattro membri: il sindaco Emanuele Caruzzo, il vicesindaco Alberto Lucia, l’assessore Aaron Fundone e il consigliere di minoranza Franco De Bon. Ne servono almeno sei per tenere in piedi l’amministrazione ed evitare il commissariamento. Il termine entro il quale l’amministrazione doveva “cadere”, per votare a maggio, è scaduto il 24 febbraio. Se il consiglio non sarà ricomposto ad almeno sei membri, arriverà il commissario a San Vito, fino alle elezioni del 2024.
Si attendono le surroghe. Per quanto riguarda la maggioranza, dei tre non eletti solo una ha risposto di sì alla chiamata, ma potrebbe gravare un’incompatibilità. Se anche la maggioranza rimanesse a tre, come oggi, potrebbe però essere “salvata” dall’opposizione, che deve surrogare i due consiglieri dimissionari. Sempre che i non eletti accettino.
Dal canto suo, il sindaco assicura che non ha nessuna intenzione di lasciare il suo incarico. Né lui né la sua giunta: «Abbiamo la coscienza a posto», premette Caruzzo. «Non mi aspettavo le dimissioni che sono arrivate oggi (ieri, ndr), io ho sempre dialogato con tutti e queste dimissioni sono state proprio improvvise. Se la legge me lo permette non mi dimetterò, perché io e la mia squadra siamo consapevoli di cosa abbiamo fatto finora. Abbiamo sempre lavorato con coscienza e senso di responsabilità per il paese. Ciascuno», conclude, «si assumerà le responsabilità delle sue scelte».