Un maxi parco tematico potrebbe nascere tra le risaie di Sant’Alessio e Roncaro
La bozza progettuale prevede un aggravio sulle strade provinciali di 8mila mezzi al giorno e nuovi 700 posti di lavoro, tra personale stagionale e dipendenti fissi, oltre all’indotto
SANT’ALESSIO. Un mega parco tematico tra Sant’Alessio e Roncaro capace di attrarre 5mila visitatori al giorno. Si estenderebbe su un’area di 150 ettari vicino a Cascina Vialone, raggiungendo anche il territorio di Cura Carpignano, e accoglierebbe spettacoli e rivisitazioni storiche. La bozza progettuale prevede un aggravio sulle strade provinciali di 8mila mezzi al giorno e nuovi 700 posti di lavoro, tra personale stagionale e dipendenti fissi, oltre all’indotto.
Il progetto
Una grande struttura che nascerebbe tra le campagne del Pavese su terreni ora agricoli ma per i quali, nel caso di Sant’Alessio, il Pgt prevede da tempo una destinazione turistico ricettiva. Ed è proprio Sant’Alessio che dovrebbe accogliere la parte più significativa di un intervento di cui ancora non si conoscono i dettagli. Al momento si sa che verrebbe riproposto lo schema di Puy du Fou, parco a tema storico che si trova a Vandea, in Francia, uno dei più visitati con oltre 2 milioni di biglietti venduti. Nel 2021 il gruppo francese Association du Puy du Fou lo apre anche a Toledo, in Spagna. Ora l’interesse per la provincia di Pavia.
La sindaca di Sant’Alessio Ivana Maria Cartanì avverte che «non c’è nulla di concreto», fa sapere che gli investitori stanno valutando altre ipotesi, ma ammette che avrebbero già contattato la Regione. «Non conosciamo il progetto, né il numero di edifici da realizzare – spiega –. Sappiamo solo che Sant’Alessio potrebbe essere uno dei siti papabili, anche se è stata avviata un’indagine su altre zone. Potrebbe essere un’occasione di sviluppo». I terreni su cui si è concentrata l’attenzione sono per l’80% sul territorio di questo piccolo Comune e in parte sono di proprietà di Ezio Panigati, presidente dell’Accademia pavese. «C’è stato solo un abboccamento – dice Panigati –. C’è un interesse per quell’area e per alcuni terreni di mia proprietà, ma manca ancora un progetto che comunque porterebbe occupazione. La realizzazione di un parco significa tutela del verde e della natura».
Renato Bertoglio di Legambiente sostiene che «sarebbe un intervento molto impattante. Dobbiamo chiederci quale modello di sviluppo si vuole per la nostra provincia. Bisogna decidere se valorizzare le sue specificità paesaggistico-ambientali o accogliere quanto non si può realizzare a Milano. Senza dimenticare gli elevati costi di gestione e il fatto che, in Francia, molto del successo dipende dalla popolazione locale che presta la sua opera gratuitamente».
Che si debba decidere in quale direzione andare lo sostiene anche il sindaco di Roncaro, Benedetto D’Amata: «L’intervento potrebbe creare sviluppo in zone dove nessuno vuole più costruire. Porterebbe lavoro e potrebbero nascere strutture ricettive. Anche se esiste il problema di una rete stradale inadeguata». «Non è possibile comprendere quale potrebbe essere lo sviluppo del territorio visto che non si conoscono i dettagli – sostiene Paolo Dolcini, primo cittadino di Cura –. Preoccupa l’impatto sulla viabilità». Viabilità già provata, a partire dalla Val Tidone per arrivare alla Vigentina. —
Il “Puy de Fou” francese è il modello ispiratore
Il parco tematico riproporrebbe lo schema di uno dei parchi tematici storici più famosi al mondo, a marchio Puy du Fou, che si trova a Les Espesses, a Vandea, in Francia, con spazi divertimento e 5 alberghi a tema. Nato nel 1978 come spettacolo musicale dedicato alla storia del dipartimento, 11 anni dopo si è evoluto in parco dedicato a temi storici e nel 2014 è diventato il terzo parco tematico francese più visitato con oltre 2 milioni di biglietti venduti. Cavalli, uccelli, rapaci addestrati, effetti speciali e fuochi d’artificio, il Puy du Fou utilizza di tutto per offrire ai suoi ospiti spettacoli straordinari che raccontano la storia della regione. Terzo parco a tema in Francia per numero di visitatori, è anche noto per il suo spettacolo notturno, “Cinéscénie”, messo in scena da più di 1.200 attori. L’obiettivo è far viaggiare i visitatori nel tempo, proponendo spettacoli su grande scala, dai vichinghi ai gladiatori, fino ai tre Moschettieri. Non mancano rivisitazioni di racconti e leggende francesi, come la nascita di Excalibur, la celeberrima spada di Re Artù. L’area occupata da Puy du Fou France è di 40 ettari, con zone verdi, giardini e laghetti.
Il parco tematico potrebbe nascere nella stessa zona dove anni fa si sarebbero dovuti realizzare anche un biovillaggio e un campo da golf. Si è solo in una fase iniziale e i sindaci dei tre Comuni interessati attendono maggiori informazioni su un progetto che dovrà anche essere valutato da Regione e Provincia. ST.PR.