Lo striscione della Cgil di Mantova al corteo antifascista di Firenze
![Lo striscione della Cgil di Mantova al corteo antifascista di Firenze](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2023/03/04/202642547-9a29e09f-8784-473a-a148-a14f635242e9.jpg)
foto da Quotidiani locali
Lo striscione della Camera del lavoro di Mantova e dietro: il segretario generale dalla Flc Cgil Pasquale Andreozzi, con i segretari Paolo Campione e Fiorenza Negri e le delegate sindacali delle scuole mantovane, il segretario confederale Michele Orezzi, il segretario generale della Fiom Marco Massari, il segretario della Flai Ivan Papazzoni e le Rsu di diverse fabbriche della provincia.
E poi ancora: dai ragazzi della Rete Studenti Medi a esponenti di Potere al Popolo. Erano tanti il 4 marzo i mantovani in quella marea di quarantamila persone che ha attraversato Firenze per il corteo antifascista a difesa della Costituzione convocato dai sindacati nazionali della scuola di Cgil, Cisl e Uil dopo il pestaggio squadrista degli studenti davanti al liceo classico Michelangiolo e le «inaccettabili parole del ministro Valditara» di condanna alla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci, che invitava gli studenti a vigilare contro il ritorno di ideologie violente e totalitarie e che ha marciato con il cartello “Io non sono indifferente”.
In manifestazione anche la neosegretaria del Pd Elly Schlein con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente M5S Giuseppe Conte, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e quello dei Verdi Angelo Bonelli.
Tra gli interventi sul palco, quello di Tomaso Montanari, rettore dell’università per stranieri di Siena, che ha citato anche Pietro Calamandrei: «Mentre i fascisti picchiavano una massa inerte lì lasciava fare. Noi non li vogliamo lasciar fare».