Terminati a Gazoldo i lavori della scuola d’infanzia donata da Federici
La nuova scuola dell’infanzia di Gazoldo è quasi pronta ad accogliere bimbi, insegnanti e personale di servizio. I lavori sono terminati e la struttura è stata presentata il 4 marzo in anteprima dal sindaco Nicola Leoni e da Vincenzo Federici, fondatore della ditta Relevi, che ha reso possibile la costruzione della scuola grazie a un’ingente donazione.
L’inaugurazione ufficiale sarà invece il 5 maggio. La struttura è molto ampia – 850 metri quadrati di interni, più tutta l’area esterna – e si compone di quattro classi che possono ospitare 22 bambini ciascuna, un salone centrale utilizzabile anche per eventi esterni alla scuola e due bagni pensati appositamente per i bimbi, quindi con wc e lavabi in miniatura. Inoltre, si è deciso di ricavare uno spazio per il dormitorio e uno per la mensa.
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«Voglio ringraziare di cuore Vincenzo per il regalo che ha fatto alla nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Leoni – Questa scuola è un gioiello per tutti ed è un simbolo dell’amore che Vincenzo ha per il nostro territorio. L’amministrazione si è occupata dell’acquisto del terreno su cui è sorta la scuola, per altro in una zona secondo me bellissima, ma è stato Vincenzo a donare più di due milioni di euro per finanziare i lavori di costruzione. La cifra doveva essere inferiore, ma con l'aumento dei costi delle materie prime le spese sono lievitate».
Non è la prima volta che Federici fa un’opera di bene per la sua comunità e per il suo territorio, anzi. Anni fa ha donato 750mila euro per la costruzione del nido “Il dono” di Rivalta sul Mincio, paese di origine della moglie Lucia Ferrari.
«Per me non c’è niente di meglio che fare del bene – ha raccontato commosso Federici – Sono molto soddisfatto di questa nuova scuola e spero che anche altre persone prendano esempio da me. Devo ringraziare mia moglie che mi ha dato la possibilità di realizzare questa opera. Continuerò a fare del bene fino a quando sarò in vita».
Alla presentazione della nuova scuola c’era anche la dirigente Anna Raccuia: «Vincenzo ha raccontato della gioia che prova per aver fatto un regalo alla comunità e io invece parlo della felicità che proviamo per aver ricevuto il suo dono».