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Март
2023

Sedi, mezzi e divise: oltre 26 milioni alla Protezione civile, ecco enti e gruppi cui sono destinati i fondi

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Il sistema della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia potrà contare su uno stanziamento da oltre 26 milioni di euro destinato ai gruppi comunali e alle associazioni.

Denaro «come mai messo prima a disposizione in una singola tranche», spiega l’assessore con la delega in materia, Riccardo Riccardi, che servirà per la manutenzione delle sedi municipali di Protezione civile oppure la loro realizzazione, l’acquisto di nuovi mezzi per la gestione delle emergenze, la sostituzione di veicoli ormai datati e la messa a disposizione dei circa 10 mila volontari del sistema di nuove divise logistico-tecniche assieme agli strumenti di protezione individuale.

«Abbiamo finanziato tutti i Comuni che hanno presentato richiesta – ha detto Riccardi – cercando di venire incontro alle esigenze di un settore che rappresenta una delle eccellenze della nostra regione.

Il sistema di Protezione civile, in questi cinque anni, non ha soltanto gestito le tante emergenze ambientali che abbiamo dovuto affrontare, ma si è anche fortemente specializzato da un punto di vista tecnico e logistico.

Basti pensare per capirlo a come i diversi Governi abbiano scelto il Friuli Venezia Giulia come hub di smistamento dei farmaci da inviare in Ucraina prima e del materiale necessario al post-terremoto in Turchia dopo. La sfida del futuro, adesso, sarà quella di convincere sempre più giovani a diventare volontari».

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Lo stanziamento complessivo

Il Piano dei finanziamenti per il potenziamento del volontariato di Protezione civile, così come chiamato e definito dall’assessorato, vale complessivamente 26 milioni 627 mila 419 euro, quindi «decisamente più dei 17 milioni stanziati nella precedente legislatura con uno sforzo mai compiuto prima d’ora» fanno trapelare dalla sede regionale di Palmanova.

I finanziamenti maggiori, con un totale di 16 milioni 551 mila 627 euro, vanno a favore di 97 Comuni per la realizzazione di nuove sedi di Protezione civile oppure per l’ampliamento di strutture già esistenti.

Altri 5 milioni 12 mila 763 euro, poi, serviranno all’integrazione oppure all’acquisto di nuovi veicoli e attrezzature speciali, mentre 2 milioni 730 mila 314 euro sono stati stanziati mettendoli a disposizione delle dotazioni di base per la sicurezza dei volontari, compresi i dispositivi di protezione individuale.

Altri 723 mila 84 euro, proseguendo nell’analisi, serviranno per la sostituzione delle attrezzature di base non più funzionanti, mentre 311 mila per l’acquisizione dei kit anti-incendio boschivi comprensivi di quelli a disposizione degli 88 nuovi volontari formati nel primo semestre dello scorso anno e dei 70 della seconda parte di 2022.

In una delle ultime giunte prima della fine della legislatura, infine, verrà approvata anche la deliberà che permetterà la realizzazione della nuova sede regionale dell’Associazione nazionale alpini a Tavagnacco (1 milione di euro) oltre a stanziare i fondi per Sacile (114 mila 870) e Gorizia (183 mila).

Le nuove sedi dei gruppi

La percentuale maggiore di finanziamenti, come detto, riguarda le sedi di Protezione civile. Un totale di 97 Comuni, nel dettaglio, potrà utilizzare fondi regionali per realizzarne ex novo oppure ammodernare quelle esistenti. Analizzando l’elenco dei Municipi, si scopre che la quota maggiore è stata concessa a Grado e Sappada che potranno contare su 700 mila euro ciascuno.

Cifre consistenti, proseguendo, vanno anche ai Comuni di Udine (600 mila euro), Lestizza (550 mila), Tolmezzo (500 mila) Cividale e Fiume Veneto (400 mila). Non soltanto, però, perchè la Regione ha deciso di finanziare pure interventi di piccole dimensioni per l’ammodernamento di strutture già esistenti.

Così, ad esempio, nel paniere degli investimenti troviamo 4 mila 776 euro destinati al Comune di Cordovado, 6 mila 523 a quello di Mossa, 9 mila 146 a Ragogna, ma pure 1.952 per il Municipio di Visco.

Mezzi e veicoli speciali

L’assessorato, proseguendo, ha anche deciso di coprire i costi di acquisto di veicoli moderni e in grado di aiutare i gruppi comunali a gestire pressochè ogni tipo di emergenza.

Un pacchetto di mezzi speciali per i quali è stata fatta una scelta dividendo, cioè, il Friuli Venezia Giulia, in zone specifiche e mettendo a sistema i Comuni. A seconda dell’area interessata, in sintesi, un Municipio ha vestito i panni del capofila per un insieme di Comuni cui sono stati destinati fondi per l’acquisto, appunto, di mezzi speciali – di proprietà della Regione, targati Protezione Civile e messi a disposizione del territorio – appositamente pensati per la zona presa in considerazione.

Così, ad esempio, Gemona del Friuli veste i panni della capofila di un’aggregazione che, attraverso uno stanziamento da 280 mila euro, permetterà l’acquisto di nuovi veicoli in gestione associata con Amaro, Artegna, Bordano, Buja, Forgaria, Montenars, Osoppo, Ragogna, Trasaghis e Venzone.

Fondi alle associazioni

Gli stanziamenti regionali, come accennato, non riguardano soltanto i Comuni, ma vanno anche ad aiutare, economicamente, le associazioni che gestiscono più o meno 3 mila 500 dei 10 mila volontari del sistema friulano.

Se escludiamo l’Ana di Udine e l’Associazione nazionale carabinieri – cui sono destinati fondi specifici anche per un nuovo veicolo speciale – si tratta, in ogni caso, di contributi concessi espressamente per l’acquisto di divise e materiale di protezione.

E in questo senso, sempre a titolo esemplificativo, si possono citare i 10 mila 286 euro a favore del Corpo pompieri volontari di Trieste oppure, ancora, i 5 mila 679 destinati all’Associazione interforze polizie internazionali. —

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