Pesava un quintale e ora corre le maratone più famose del mondo: ha perso 33 chili
Nel 2017, quando Alan a San Vito al Tagliamento saliva sulla bilancia, andava in tripla cifra. Sei anni e una pandemia dopo ha preso quel numero, 100, e l’ha trasformato in 6. I chilogrammi sono diventati medaglie, e non di un metallo qualunque.
Alan Gadler, 34 anni, domenica 5 marzo a Tokyo ha ufficialmente completato le Major, le maratone più famose del globo. Dopo New York, Chicago, Boston, Berlino e Londra gli mancava Tokyo. Detto fatto. Anzi, corso.
E ora che il mondo è finito? «Mi piacerebbe cominciare un altro giro» ci risponde dalla notte giapponese.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo ai giorni della bilancia.
Quando è scoccata la scintilla con la corsa?
«Quando mi trovavo a ridosso dei 100 kg. Avevo la gastrite acuta, prendevo un gastroprotettore tutti i giorni. Il dottor Di Lorenzo a Casarsa mi disse “Fai qualcosa, non ci si può ridurre così a 27 anni...”.
Non facevo moto, mi piaceva mangiare. Ho preso paura per la mia salute e ho cominciato a camminare. Un chilometro, poi due, poi tre, poi la prima corsetta. Cento metri e avevo il fiatone, ma non mi sono dato per vinto».
E dopo un po’ di mesi è arrivata la prima mezza maratona...
«Sì, nel 2019 a Bibione. Poi mi sono entusiasmato per le gare e ho messo New York nel mirino, a novembre. L’ho corsa e mi sono innamorato. Così mi sono posto l’obiettivo di finire tutte e cinque le Major entro il 2021. La pandemia l’ha impedito».
Come ha rimediato, nel periodo delle restrizioni per il Covid?
«Con tanto tapis roulant a casa. Mi ero iscritto a Berlino e Chicago per il 2020, ma niente. Ho corso la mezza di Monza in circuito, a Pisa, tutte quello che ancora organizzavano. Fino a quando nel 2022, dopo Berlino e Londra, ho terminato nel giro di tre settimane Roma, Parigi e Boston».
Non sarà stato un po’ troppo?
«Sicuro, ma quando mi fisso su un obiettivo sono testardo. Fatta la tripletta, rieccomi a New York nel 2022 e poi qua a Tokyo, in una domenica da Guinness dei primati: quella col maggior numero di runner che hanno preso la sesta stella in un giorno solo».
Oltre al lavoro da imprenditore alla Gadler snc termoidraulica e alla Enak srl ,Alan ha fatto politica a San Vito da coordinatore comunale del Pdl e poi nella Lega. «Sono ancora iscritto – precisa – ma ora ci dedico meno tempo».
C’è un grazie particolare?
«Sì, per la mia compagna Anna Cascone, che mi ha sempre seguito e dato la carica».
Anna che gli è accanto anche a Tokyo dove Alan, che di chili ora ne pesa 67, conclude la telefonata, dopo i 42,195 km di fatica.
Ah, aspetti... Un consiglio a chi comincia a correre adesso?
«Non scoraggiarsi perché i risultati magari tardano, ma se si crede nei propri sogni prima o poi arrivano». —
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