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Март
2023

Sappada in lutto per la scomparsa di Ettore Pachner

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E’ mancato nella serata di lunedì 6 marzo, dopo aver lottato con tutte le sue forze contro il diabete, il sappadino Ettore Pachner, classe 1945, primo di otto figli. Lascia la moglie Rosina, le loro sei figlie Ivana, Renata , Erica, Marzia, Alba e Marta, i nipoti Caterina, Sara, Samuele, Anna, Mattia, Pietro, Luca, Riccardo, Angela, Greta, Isabel e Karin e i pronipoti Arianna, Nicholas e Mirco.

Una famiglia numerosa e molto legata quella di Ettore, che “con la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti noi” dichiara la figlia Alba che racconta “ Papà è sempre stato un leone, ma questa volta è stato sconfitto dalla malattia.

La sua forza e il suo amore per la vita è dimostrato da tutto ciò che ha fatto, dalla famiglia fino ai suoi tanti traguardi professionali”. Pachner, nato a Sappada il febbraio del ’45, da giovanissimo, si trasferisce a Merano per imparare il mestiere del muratore; torna nel suo amato paese natale dopo qualche anno e, durante la stagione invernale lavora per i fratelli Quinz con le sciovie e intraprende l'attività di boscaiolo con il padre Giuseppe, inizialmente facendo uso dei cavalli da tiro e poi con i primi mezzi a motore.

Poi, nel 1968, realizza la costruzione di quello che diventerà uno dei ristoranti più noti di Sappada, la Baita Pista Nera; due anni più tardi sposa Rosina e, insieme alla moglie e ai cognati Giulio e Anna, prende in gestione il Rifugio Calvi, che tra i suoi tanti ospiti ha avuto il piacere di accogliere anche Papa Giovanni Paolo II. I suoi impegni con la famiglia e il lavoro non gli hanno precluso la possibilità di sostenere sempre e ovunque i campioni dello sci di Sappada: ha girato l'Europa con la bandiera in mano a fare tifo per gli atleti sappadini e, l’ultima gara che ha visto, gioendo fino alla commozione, è stata quella di 2 settimane fa , che ha regalato l’oro a Lisa Vittozzi. “Nostro padre ci ha insegnato e trasmesso valori importanti quali il rispetto per gli altri, il senso del lavoro e della famiglia - racconta Alba - ci ha insegnato che senza sacrificio non si ottiene nulla.

Tutti amavano papà, era un amico leale e una istituzione per tutte le generazioni, e per i turisti che ogni anno, quando erano in vacanza a Sappada, non perdevano occasione per cercarlo e salutarlo.

Ettore Pachner, a testimonianza della sua grande generosità e altruismo riconosciuti non solo dai suoi compaesani ma da molti altri che lo conoscevano, nella sua vita aveva fatto parte anche del soccorso alpino e, seppure, nello sport si fosse limitato a sostenere i campioni, si era comunque conquistato una medaglia d’oro, di grande spessore, in qualità di donatori di sangue.

Ettore non mancherà solo ai suoi familiari, ma all’intera comunità che si unisce al lutto dei suoi cari e ne compiange la scomparsa. I funerali saranno celebrati giovedì prossimo alle 14.30 nella chiesa di Santa Margherita.











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