Maneggio, anche l’assessore Trivi rallenta: Vicino alle case, lo spazio è inadeguato»
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Pietro Trivi, assessore allo sport in quota Lega, si unisce a quanti, in maggioranza (primo fra tutti il vice sindaco Antonio Bobbio Pallavicini) esprimono perplessità sull’idea del Parco a cavallo, il maneggio da realizzare alla Sora con 2,5 milioni di euro nell’ambito del più ampio progetto Watefront. «Ho parlato con persone esperte della materia – dice Trivi – e credo che il progetto vada valutato bene per non vanificarne le finalità, cioè i percorsi per i disabili».
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Il post su Facebook
Trivi, che nei quattro anni di giunta Fracassi non è mai entrato in polemica con il sindaco, Fabrizio Fracassi, ha scelto Facebook per illustrare le sue perplessità.
«Mi è stato chiesto – scrive – se, in qualità di assessore allo sport, non ritenessi più utile per le tante realtà sportive cittadine impegnare i soldi pubblici per realizzare nuovi impianti, omologare quelli esistenti e sistemare le palestre scolastiche. Certamente Pavia ha necessità di impianti sportivi; probabilmente, anche se in quattro anni nessuno mi ha mai rivolto una simile richiesta, anche di un parco a cavallo».
Per capire gli aspetti tecnici del progetto, l’assessore si è rivolto a un’esperta.
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«Mi sono confrontato – prosegue – sui numeri e i dati del progetto con chi, da oltre vent’anni, gestisce un maneggio con finalità perseguite con la realizzazione del parco. Maria Elena Rondi, mi ha esposto tutti i dubbi e le critiche già consegnati da lei ai social e condivisi con alcuni consiglieri comunali che ha interpellato o da cui è stata interpellata».
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« Ho ascoltato, non essendo esperto di questo settore, ma conoscendo l’attività della Sogni e cavalli Onlus di Maria Elena Rondi per aver presenziato alle sue manifestazioni patrocinate e sostenute economicamente anche dal Comune di Pavia. Più che i numeri mi sono allora concentrato sulla collocazione del parco, che mi sembra molto a ridosso delle abitazioni, e sugli spazi destinati alle attività elencate nel progetto che si scontrerebbero, secondo quanto appreso, con una normativa nazionale in materia di sport destinati ai disabili che rischierebbe di rendere irrealizzabili molte delle iniziative previste».
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«Approfondiamo il progetto»
La conclusione dell’assessore è quella di riflettere ulteriormente sull’iniziativa: «Alle persone che mi hanno chiesto rispondo, quindi, dicendo che non discuto sulla decisione di realizzare un parco a cavallo ma che, principalmente, cercherei di risolvere le criticità, che nasceranno, dalla eccessiva vicinanza del parco alle case, in primis quelle relative ai miasmi emananti dal letame prodotto dagli animali, e dall’apparente mancato rispetto della normativa sugli spazi, per come appare oggi strutturato il progetto, che potrebbe limitare il perseguimento delle le finalità annunciate».
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Sugli stessi temi, i residenti della Sora hanno chiesto un appuntamento ad Ats. Sul versante politico, invece, si sono già registrate le perplessità del vice sindaco di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini e dei capigruppo di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica "Parco a Cavallo" è stato inserito dalla giunta nel piano delle Opere pubbliche lo scorso 24 novembre. —
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