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Март
2023

Manovra del Comune di Trieste da 32 milioni, un terzo sull’ex caserma di via Rossetti

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TRIESTE. Possiamo chiamarla delibera “omnibus” oppure manovra di primavera, per quanto pre-equinoziale. L’assessore comunale Everest Bertoli, insieme al ragioniere-capo Vincenzo Di Maggio, smazza quasi 32 milioni di euro tra corrente e conto capitale, di cui quasi 29 milioni riguardano il 2023, mentre la parte restante si spalma tra il ’24(1,7) e il ’25 (1,1). L’iter: giunta, circoscrizioni, secondo passaggio giuntale, commissione, aula.

Nel suo ufficio tra il salotto azzurro e lo studio di Vittorio Sgueglia, con bella vista su piazza Unità, Bertoli spiega che la corposa variazione è motivata da «urgenze operative» ed è resa possibile dal fatto che, essendo il bilancio passato a dicembre senza bisogno di ricorrere ai consueti supplementari, le risorse sono già distribuibili tra i dipartimenti, non dovendo attendere il consuntivo.

Sono pagine e pagine di voci di spesa. Sul corrente vanno 3,5 milioni e sul conto capitale 25,3. Se parliamo di corrente, Bertoli individua i principali filoni di impiego su queste direttrici (valori arrotondati): 540.000 sulle disabilità nei centri estivi (ne aveva parlato l’onorevole assessore Matteoni); 380.000 finanziano le attività di facchinaggio per il trasferimento temporaneo delle scuole e per il parziale trasloco dell’Archivio nell’ex caserma Beleno; 135.000 saranno utilizzati per i servizi attinenti gli stabilimenti balneari; 118.000 supporteranno l’organizzazione di nuovi concorsi per assumere personale.

Un capitolo molto consistente serve a pagare gli affitti degli edifici che accoglieranno gli alunni delle scuole da ristrutturare: nella stiva di Bertoli 380.000 euro per il 2023, 440.000 per il ’24, 426.000 per il ’25.

Restando ancora nella parte corrente, da segnalare, in coerenza alla base d’asta per la nuova gara di affidamento, gli oltre 2 milioni di premi assicurativi a protezione degli immobili comunali, anch’essi ripartiti su tre annualità.

L’attenzione dell’assessore si sposta poi sul conto capitale. Come abbiamo anticipato, danzano 25,3 milioni: la posta più robusta e più interessante riguarda il contributo da 10 milioni di euro, che lo scorso autunno la Regione aveva erogato per supportare l’acquisto dell’ex caserma “Vittorio Emanuele III” in via Rossetti. Di recente il Comune ha ottenuto sulla stessa operazione 2 milioni dall’Edr (ex Provincia), ma rimane da colmare ancora un gap di 5 milioni rispetto ai 17 richiesti dalla proprietaria Cassa depositi e prestiti (a meno che Dipiazza non spunti uno sconto dall’istituto).

Al netto del dossier caserma ex Rossetti, il Comune impegna quasi 14 milioni di risorsa propria, dove spiccano gli 11,5 milioni di avanzo vincolato rinveniente dal 2022. Ovvero risorse non utilizzate nel precedente esercizio, che Bertoli e Di Maggio rimettono in circolazione sulle stesse voci, che riguardano in massima parte i Lavori pubblici.

Anche in questo caso elenco molto fitto, con numerosi micro-interventi. Le partite più vistose riguardano la rimozione delle barriere fisico-ricognitive al Revoltella (130.000 euro), l’acquisto di moduli prefabbricati con relativo arredo per le scuole da trasferire (365.000), ben 1 milione per mobili-arredi-computer destinati ai nuovi assunti (sempre che ne resti qualcuno visto il fuggi-fuggi delle reclute!). Un occhio anche all’aula del Consiglio comunale dove saranno impiegati 200.000 euro nella digitalizzazione. Infine il parco urbano Falcone-Borsellino vedrà ringiovanita l’area skateboard-pattinaggio, cui si aggiungerà una fresca proposta fitness.











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