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Март
2023

La cantine d’Oltrepo si preparano alle grandi fiere: in 90 al Vinitaly

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La cantine d’Oltrepo si preparano alle grandi fiere: in 90 al Vinitaly

foto da Quotidiani locali

TORRAZZA COSTE. L’Oltrepo Pavese si prepara al periodo delle grandi fiere del vino. Se il prossimo fine settimana toccherà al Prowein di Dusseldorf, dal 2 al 5 aprile i produttori locali saranno protagonisti a Verona per la 55ª edizione dal Vinitaly, la prima senza tutte le restrizioni del periodo pandemico. Per questo le aziende si aspettano un maggiore afflusso di persone ed un ritorno degli operatori esteri, ancora bloccati lo scorso anno dalle limitazioni Covid soprattutto per i voli aerei.

Sono 40 al momento (l’elenco sul portale della fiera è in continuo aggiornamento) le aziende che parteciperanno con il loro stand personale alla fiera veronese; a queste si aggiungono i 18 produttori soci ospitati allo stand del Club del Buttafuoco storico e le cantine (ancora da definire) rappresentate dal Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese, che guida la delegazione con la Camera di Commercio di Pavia, per un totale di una novantina di aziende in campo. «Ci auguriamo di confermare l’entusiasmo che c’era la scorsa edizione – afferma Fabio Marazzi di “Cantina Scuropasso” (Pietra de’ Giorgi) -. In un momento in cui la pandemia sembra finalmente aver mollato la presa, ci aspettiamo un aumento di operatori dall’estero, così come di un pubblico sempre più qualificato e meno di appassionati che vengono solo per divertimento. Per quanto riguarda i prodotti, spingeremo certo sul Metodo Classico, che può ancora conquistare fette importanti del mercato italiano, e sul Buttafuoco, che sta suscitando molto interesse soprattutto nel Nord Europa». Alessio Brandolini, titolare dell’omonima azienda agricola di San Damiano al Colle, che sarà a Verona nel padiglione Fivi, si aspetta «un’edizione del Vinitaly sempre più professionale, con più operatori e meno gente che viene solo a vedere – commenta il giovane produttore -. Sicuramente anche lo scorso anno non è andata male, ma la fine delle restrizioni Covid porterà certamente più contatti. E lo sto vedendo anche ora dalle risposte alle mail». La delegazione oltrepadana si mantiene sui numeri della scorsa edizione, nonostante i costi alti per l’affitto degli stand che, ad esempio, hanno portato a qualche defezione tra le aziende della Franciacorta: «Il Vinitaly resta comunque la fiera più importante per il nostro mercato – è convinto Umberto Quaquarini, titolare dell’azienda “Quaquarini Francesco” di Canneto Pavese -. C’è tanta richiesta di bollicine e anche di Sangue di Giuda. Le aspettative sono molte ed è positivo il ritorno dei buyers stranieri dopo le limitazioni della pandemia». Oliviero Maggi











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