Grado, è morto a 100 anni Giovanni Scaramuzza, marinaio e pescatore
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foto da Quotidiani locali
GRADO Negli ultimi anni il suo obiettivo è stato quello di poter tagliare il traguardo del secolo. E c’è riuscito e anche molto bene, in piena lucidità e con tanta verve in corpo. Poi l’età s’è fatta sentire e pian piano Giovanni Scaramuzza (Barbièr), pur cercando tenacemente sino all’ultimo di rimanere in vita, si è spento serenamente.
È deceduto martedì mattina alla casa di riposo dove era uno degli ospiti, anzi il più anziano fra i maschi presenti nella struttura. A festeggiarlo per il raggiungimento dei 100 anni di vita a febbraio c’erano stati anche il sindaco Claudio Kovatsch, l’arciprete monsignor Paolo Nutarelli e anche un rappresentante dei Marinai in congedo dell’Anmi essendo stato Giovanni Scaramuzza durante il periodo militare arruolato in quell’arma e uno dei fondatori del gruppo gradese dell’Anmi.
Del resto Giovanni Scaramuzza ha vissuto sempre a contatto con il mare anche perché per oltre cinquant’anni ha fatto il duro mestiere di pescatore. Una persona molto conosciuta nell’isola perché ha sempre saputo essere allegro e cordiale, insomma uno col quale tutti avevano il piacere di trascorrere un po’di tempo. Giovanni ha avuto anche una passione che ha praticato fino agli ultimi anni di vita, quella della creazione dei più svariati oggi legati prevalentemente al mare. Quante piccole nasse, quante mini reti, quanti oggetti creati con le conchiglie. E poi tanti disegni e l’amore verso i nipoti e i pro nipoti.
Nella casa di riposo era una sorta di animatore che cantava e faceva cantare molto spesso, come ha fatto peraltro anche in occasione della festa per i 100 anni di vita che le figlie Silva e Marcellina avevano organizzato alla Fenice. I funerali di Giovanni Scaramuzza (Barbièr) saranno celebrati domani alle 11 nella patriarcale basilica di Sant’Eufemia. In precedenza sarà esposto nella cappella mortuaria di Valle Le Cove. —