Trieste piange il botanico e docente Livio Poldini: aveva 93 anni
TRIESTE Trieste ha perso una delle sue menti scientifiche più lucide e brillanti, quella del botanico Livio Poldini. Il docente, che era diventato emerito nel 2004, è venuto a mancare all’età di 93 anni, compiuti lo scorso 7 settembre, mentre era ancora in attività, al punto da essere uno dei rappresentanti del movimento contrario al progetto della cabinovia.
Gli studi
Laureatosi all’Università di Padova nel 1959, Poldini aveva ricoperto, nell’ambito della lunga carriera di insegnamento, ruoli di assoluto rilievo, rivelandosi uno studioso di Botanica e di Scienza della vegetazione di grande valore. Fra le sue attività più note a livello locale, l’aver coordinato, negli anni ’70, un gruppo di lavoro formato da naturalisti chiamati a delimitare 14 parchi naturali e 76 ambiti di tutela ambientale del Friuli Venezia Giulia, previsti dal Piano urbanistico regionale.
Fra essi c’era anche il bosco Bovedo, già indicato come Ambito di valenza paesaggistica dal Governo militare alleato nel 1954 e come Riserva naturale dalla legge Belci n. 442 del 1971, poi inserito nel progetto “Natura 2000” di valenza europea, come zona di conservazione speciale e area di rilevante interesse naturalistico ed ecologico.
Contro la cabinovia
«Già in quegli anni – ha ricordato ieri un amico dello scomparso, l’architetto Roberto Barocchi – Poldini aveva definito il bosco Bovedo come una Riserva integrale. Fattore che recentemente aveva portato lo stesso Poldini – ha aggiunto Barocchi – a schierarsi contro la cabinovia».
Poldini negli anni ha realizzato centinaia di pubblicazioni, fra le quali alcune monografie di grande pregio, come “La vegetazione del Carso isontino e triestino”, il primo “Atlante corologico del Friuli Venezia Giulia” a livello nazionale, il libro sulla diversità del Carso triestino e isontino.
La pubblicazione postuma
«Pubblicheremo postumo – ha annunciato la sua storica collaboratrice, la dottoressa Marisa Vidali, che per 43 anni è stata professionalmente a fianco di Poldini – il libro dedicato alla vegetazione forestale sub mediterranea nell’area carsica a cavallo del confine fra Italia e Slovenia». Poldini era membro della Società botanica italiana, della Società di scienza della vegetazione e di numerosi altri enti scientifici, oltre che membro corrispondente dell’Accademia di scienze, lettere e arti di Lubiana.
Le proposte in sua memoria
Non appena si è diffusa in città la notizia della morte di Livio Poldini, è iniziata la corsa per proporre iniziative in ricordo. Roberto Barocchi ha subito caldeggiato l’ipotesi di erigere una statua o un busto, mentre la consigliera comunale Valentina Repini ha suggerito di dedicargli un’area verde, per coerenza con la grande passione dello scomparso. È così emersa l’idea di intitolare a Poldini una parte del giardino di piazza Hortis i cui alberi, qualche anno fa, furono tutti catalogati grazie all’impegno delle associazioni “Trieste bella” e “Tra fiori e piante”, trasformando la zona in arboteto didattico.
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