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Март
2024

Piena del Po in transito nel Mantovano: controllati livelli e argini

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Piena del Po in transito nel Mantovano: controllati livelli e argini

Aipo tiene monitorata l’asta del fiume, che ha raggiunto il colmo in Piemonte durante la notte tra il 3 e il 4 marzo

La piena del Po transiterà nel Mantovano nell’arco delle prossime ore. A comunicarlo è Aipo (l’Agenzia interregionale del fiume Po) in una nota con cui informa che il colmo di piena del Po era transitato tra la notte di domenica 3 e la mattinata di lunedì 4 marzo nelle sezioni più occidentali del Piemonte. Intanto parte il monitoraggio sulla presenza di farmaci, pesticidi, prodotti per la cosmesi e cura personale lungo l’asta del corso d’acqua più lungo d’Italia.

Po: piena in transito

Dopo il Piemonte, tra il 6 e il 7 marzo anche i tratti più a valle tra Lombardia ed Emilia saranno interessati da un incremento dei livelli del fiume Po col superamento della soglia 1 di criticità (ordinaria).

Aipo avverte che la piena potrà interessare le aree golenali aggiungendo che il Servizio di piena insieme agli uffici territoriali «sono attivi nelle operazioni di monitoraggio e controllo dei livelli e delle arginature per prevenire eventuali criticità, in coordinamento con i sistemi locali e regionali di protezione civile».

Intanto le previsioni meteo di Arpa parlano di «pausa stabile ma di breve durata» per il maltempo in questo inizio settimana: tra il tardo pomeriggio del 5 e la mattinata del 6 marzo sono previste ancora piogge diffuse da deboli a moderate, in attenuazione e progressivo esaurimento dalla seconda parte del 6 marzo. Nella giornata di giovedì 7 marzo il cielo dovrebbe poco nuvoloso, mentre per il fine settimana è atteso un nuovo, possibile peggioramento meteo sulla regione.

Monitoraggio inquinanti

Intanto l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha deciso di avviare, insieme a partner di eccellenza come Istituto superiore di sanità, Fondazione Lombardia per l’ambiente e Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri un’approfondita ricerca scientifica in grado di monitorare la presenza e le quantità dei contaminanti emergenti.

Il progetto di ricerca, ribattezzato AQuaPo, prevede di mettere sotto la lente i punti di confluenza del Po con i principali affluenti Lambro, Adda, Ticino, Tanaro, Oglio, Mincio e Secchia oltre a prelievi nelle aree del Delta, sia in foce di sponda veneta che emiliano romagnola.

I campionamenti per la stagione invernale si svolgeranno a partire dai prossimi giorni, con livelli di portata più consoni. Il monitoraggio riguarderà la presenza di farmaci, pesticidi, prodotti per la cosmesi e cura personale lungo l’asta del corso d’acqua. L’elaborazione dei dati che emergeranno dai campionamenti servirà per stilare i risultati del progetto di ricerca nel 2025.











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