Proteste dopo Novara-Mantova: Daspo per due ultras biancorossi

Partita burrascosa, quella disputata dal Mantova a Novara lo scorso 25 febbraio, finita in equilibrio sul risultato di 1-1 ma dominata dai biancorossi e viziata da una svista arbitrale: niente rigore per la spinta a Brignani in piena area piemontese. Circostanza, questa, che aveva acceso le proteste e alimentato l’amarezza dei tifosi mantovani.

Qualcuno aveva reagito rabbiosamente e adesso sono arrivati due Daspo emessi dal questore di Novara: un divieto d’accesso alle manifestazioni sportive della durata di cinque anni e l’altro per il tempo di un anno.

Recinzione scavalcata

Sotto la lente è finito un ultras sessantunenne, già diffidato in passato, che al termine del match tra Novara e Mantova aveva scavalcato la recinzione che delimita la zona cuscinetto tra il settore della curva ospiti e quello dei distinti locali, avvicinandosi pericolosamente alla tifoseria di casa.

Per lui il provvedimento più severo, della durata di cinque anni, con obbligo di firma durante le partite del Mantova.

Botti proibiti

All’altro tifoso, un trentaseienne, destinatario del Daspo più leggero, viene contestato non uno scoppio d’ira post-partita ma lo scoppio preventivo di un «artifizio pirotecnico» nel piazzale davanti ai tornelli del settore ospiti. Così prima della sfida, mentre camminava verso l’ingresso dello stadio Piola.