Udine, aggressione in carcere: ispettore della polizia penitenziaria portato in ospedale
UDINE. Aggressione in carcere a Udine. Un ispettore della polizia penitenziaria è finito in ospedale.
«Nella giornata di venerdì 22 marzo c’è stata l’ennesima aggressione ai danni di un operatore della polizia penitenziaria nel carcere cittadino di via Spalato. Ancora una volta a subirne le conseguenze è stato un ispettore che ha più di 50 anni e che dopo 7 ore al pronto soccorso è uscito con una prognosi di circa 20 giorni causata da un ospite del carcere».
A segnalare l’episodio è il segretario provinciale del Sippe (sindacato di polizia penitenziaria), Francesco Chiuchiolo.
Questa aggressione, come sottolinea lo stesso responsabile sindacale, «segue quella avvenuta giovedì ai danni di un altro ispettore che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale civile di Udine». In questo secondo caso la prognosi è stata di 10 giorni.
A parere di Chiuchiolo, «questa degenerazione degli eventi all’interno della casa circondariale di Udine è decisamente preoccupante, anche alla luce delle gravissime carenze di organico che conta meno di 85 unità».
La polizia penitenziaria del carcere, sottolinea ancora il sindacato di Udine, «è allo stremo con turni massacranti sopportati dagli operatori, in condizioni lavorative davvero difficili a fronte di un’utenza problematica.
Le condizioni lavorative del personale non sono migliorate, a causa della citata gravissima carenza di organico in particolare con riguardo alle ormai poche unità destinate al servizio a turno (in numero inferiore a quelle che occupano le cosiddette cariche fisse), nonostante i miglioramenti della struttura a seguito di importanti interventi di ristrutturazione dell’istituto. Auspichiamo che il direttore – è la conclusione del sindacato – intervenga in maniera efficace per risolvere la situazione».