Dopo i sei furti alla Gerbolina a Viadana si punta sulle videocamere
Almeno sei donne delle frazioni nord, nel giro di circa un mese, hanno subito un furto nell’area del parco commerciale della Gerbolina. Il conto si basa sul fatto che le derubate sono poi passate in Posta per rifare bancomat e documenti, pertanto la voce è girata e, considerando che in queste comunità ci si conosce più o meno tutti, è stato possibile effettuare dei confronti.
È lecito presumere, considerando l’ampiezza del bacino di clientela della struttura commerciale, che i colpi messi a segno possano essere stati anche di più. «Sarebbe pertanto opportuno trovare una soluzione» sollecitano alcune.
La proposta
«Appena possibile, come Comune valuteremo l’installazione di telecamere di videosorveglianza in quella zona – assicura l’assessore alla sicurezza Romano Bellini – In questi anni abbiamo già raddoppiato la copertura sul territorio, e speriamo di ottenere a breve un finanziamento per coprire i parcheggi dei cimiteri e via Al Ponte».
Secondo i derubati, sarebbe peraltro opportuno un coinvolgimento diretto anche da parte del privato, «nel suo stesso interesse».
I colpi sono stati effettuati in buona parte nel parcheggio del centro commerciale. Una parte del parcheggio (quella che fronteggia l’ingresso principale della galleria) è di proprietà municipale; la parte più prossima alla farmacia comunale e alla rotatoria è invece privata.
La videosorveglianza
Nessuna delle due è al momento videosorvegliata. Una circostanza di cui i malintenzionati sembrano potersi avvalere: i colpi, infatti, sono stati presumibilmente messi a segno da persone che presidiavano l’area, pronte ad agire non appena se ne fosse presentata l’occasione.
A una donna di San Matteo, ad esempio, i ladri hanno parcheggiato l’auto a pochi centimetri dallo sportello, impedendole di recuperare la borsetta appoggiata un attimo sul sedile mentre scaricava la spesa; e così, mentre la donna andava a riporre il carrello, gli sconosciuti hanno prelevato la borsetta dall’auto e sono fuggiti.
Ma anche altri stratagemmi sono noti: distrarre una persona chiedendole un’informazione, oppure gettando monete per terra e facendo credere alla vittima designata che siano sue. Come forma di autotutela, è sempre opportuno prestare attenzione a movimenti strani, diffidare degli sconosciuti, per quanto possano sembrare cortesi, e non lasciare mai auto aperte e borsette incustodite a bordo, nemmeno per un attimo.
«Se ci fossero state però le telecamere a presidiare il parcheggio, i responsabili sarebbero stati individuati dai carabinieri, o magari non avrebbero nemmeno tentato il colpo» osserva una delle derubate.