Inseguimento con speronamento: è scontro anche in tribunale a Mantova
L’inseguimento c’era stato, perché in effetti l’auto non si era fermata all’alt intimato dai carabinieri. E questo nessuno lo contesta. Diametralmente opposte, invece, le versioni dell’incidente: il militare alla guida della gazzella sostiene che lui era correttamente nella sua corsia di marcia, i fuggiaschi invece ribattono che è stata l’auto dell’Arma a speronarli.
I fatti risalgono al 7 febbraio del 2023, quando nei pressi del centro di Viadana le due vetture si erano scontrate dopo un inseguimento durato alcuni chilometri.
L’uomo alla guida di una Golf, Giuseppe Hudorovic, era stato arrestato per resistenza, danneggiamento e lesioni e il 26 marzo è comparso davanti al giudice Gilberto Casari. Nello scontro erano rimasti feriti due militari dell’Arma.
Nel corso dell’udienza ha testimoniato uno dei due militari, all’epoca in servizio al comando di Viadana.
«Intorno alle 10.30 siamo stati avvisati dalla nostra centrale che una Peugeot 308 non si era fermata all’alt intimato dai carabinieri di Bozzolo. Quell’auto è stata poi intercettata in prossimità di Casalbellotto e gli occupanti arrestati per resistenza».
Mentre i carabinieri procedevano all’identificazione, era arrivata una Golf di colore scuro che aveva rallentato, tirato diritto e poi era tornata indietro. Si sarebbe scoperto soltanto dopo che a bordo c’erano alcuni parenti dei due fermati.
Uno dei carabinieri – il testimone in aula il 26 marzo – aveva quindi estratto paletta e pistola e intima l’alt. Il conducente della Golf aveva fatto una manovra repentina e si era dato alla fuga.
Era quindi partito il secondo inseguimento di giornata, che si era concluso nelle vie del centro di Viadana, dove le due vetture si erano scontrate.
Il carabiniere alla guida sostiene di essere stato speronato, gli occupanti della Golf ribattono il contrario. Processo rinviato al 25 giugno.