Il meteo instabile  frena le prenotazioni: il pranzo di Pasqua senza tutto esaurito

A pochi giorni dalla Pasqua, n molti ristoranti, agriturismi e pizzerie della provincia non si registra ancora il tutto esaurito, salvo qualche eccezione. Complice il clima e le previsioni meteo non proprio splendide per le festività pasquali (potrebbe esserci anche la neve), molti bellunesi stanno attendendo di capire se andranno a farsi la classica gita fuori porta o dovranno starsene a casa.

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Gli agriturismi

Da qualche anno, un’alternativa ai classici ristoranti sono gli agriturismi. Ma per queste festività anche «le prenotazioni stanno arrivando in sordina», testimonia Fabrizio Pescosta, titolare dell’agriturismo Piccola Baita di Falcade e referente provinciale per questo settore economico. «I weekend di marzo non sono stati belli e le persone fanno fatica a prenotare un posto a tavola. Intanto stanno chiedendo i preventivi». Ma Pescosta è ottimista «e credo che alla fine tutte le attività saranno al completo sia per il giorno di Pasqua che di pasquetta se ci sarà brutto tempo».

Malgrado tutto, comunque, gli agriturismi sono al lavoro per preparare il menù pasquale che sarà rigorosamente rispettoso delle tradizioni locali e soprattutto della stagionalità dei prodotti.

«In tavola tutti noi avremo i classici piatti con capretto e agnello a cui però aggiungeremo anche un piatto alternativo per chi non vuole mangiare queste pietanze», sottolinea l’agrichef di Coldiretti che evidenzia come negli anni, sempre più persone rifiutano capretto e agnello «perchè più sensibili alle condizioni degli animali e quindi noi siamo pronti ad offrire una alternativa».

Nei piatti ci saranno anche le erbe stagionali come il tarassaco e le ortiche, «tutti alimenti che in questo periodo stanno crescendo in modo spontaneo nei nostri prati. E quindi con questi ingredienti ci sbizzarriremo per creare dei piatti originali e innovativi», dice Pescosta che scopre qualche sua pietanza per Pasqua. «Come antipasto penso di preparare radicchio di campo cioè il tarassaco servito crudo e condito in insalata con uovo sodo e tuorlo lavorato e cremoso con aggiunta di speck croccante: in questo modo rispetto la tradizione ma la reinterpreto rispettando i tempi e i prodotti della natura».

Ma se la tradizione è quella del menù fisso durante festività come Pasqua e Natale, gli chef stanno ragionando sulla necessità di uscire dalla consuetudine per venire incontro alle richieste dei clienti. «Sempre più le persone ci chiedono, anche durante le festività, la possibilità di scegliere i piatti dalla carta, così da mangiare quello che più preferiscono. E su questo come agriturismi inizieremo a ragionare per essere al passo con i tempi».

I ristoranti e le pizzerie

Anche i ristoranti e le pizzerie qualche posto libero ancora ce l’hanno per i ritardatari, per quelli che aspettano fino all’ultimo prima di decidere cosa fare. «Abbiamo ancora diversi posti liberi sia per il pranzo di Pasqua che di pasquetta», dicono dal ristorante La Taverna del centro di Belluno dove però si è deciso di proporre sia il menù fisso che alla carta.

Ma poi ci sono attività come la trattoria l’Oasi di Limana di Mauro Cavalet e la Baita all’Arte di San Gregorio nelle Alpi di Dino Merlin dove i posti a tavolo sono prenotati già da diverso tempo. «Da tempo siamo full», dice Cavalet che dovrà lavorare il doppio visto che per queste festività ha deciso di mantenere anche il servizio di asporto. «Abbiamo già una ventina di richieste», dice preannunciando che per questi clienti il menù sarà leggermente diverso da quello che presenterà nel suo locale e gli interessati dovranno venirsi a prendere i piatti il sabato. «Domenica sono concentrato sul servizio in trattoria», spiega lo chef titolare che conferme la tendenza nell’utilizzare per i suoi piatti le erbe spontanee presenti in stagione oltre al classico capretto e agnello a cui si accosta un’altra scelta di carne.

Alla Baita all’arte, invece, sulla tavola pasquale ci saranno anche uova e asparagi. «Molti di quelli che non sono riusciti a trovare posto a Pasqua hanno prenotato per pasquetta», dice Merlin.

Anche le pizzerie sempre di più presentano menù fissi per le festività come alla Bella Napoli di via Feltre dove ci saranno anche qui piatti della tradizione bellunese «ma terremo comunque anche il menù normale», sottolinea il cuoco e cotitolare Umberto Villani.