Neve e gelo d’aprile, timori per i frutteti
VARZI
Più che in primavera sembra di essere tornati in pieno inverno con la neve che è caduta sin sotto i 500 metri in tutto l'Oltrepo pavese. E ora c'è grande preoccupazione tra gli agricoltori per le possibili brinate che potrebbero verificarsi, da mercoledì, con il ritorno del bel tempo.
Questa fine di aprile dunque mette in scena una fase meteorologica alquanto altalenante. Dopo un avvio di aprile quasi estivo, con le temperature che avevano anche superato i 25 gradi in tutta la provincia di Pavia compreso l'Oltrepo (il termometro a Val di Nizza aveva raggiunto i 30 gradi) ha fatto seguito, dopo la metà di aprile, una serie di giornate con freddo pungente e con minime anche di 2 - 3 gradi sotto lo zero.
risveglio con clima natalizio
Ma sono letteralmente rimasti a bocca aperta gli abitanti della fascia collinare e montana di tutto l'Oltrepo quando ieri mattina si sono risvegliati con campi e tetti completamente imbiancati. Oltre i 4-500 metri di altitudine si contavano già circa 5 centimetri di neve mentre oltre gli 800 metri il manto bianco ha raggiunto e superato anche i 20 centimetri. Una nevicata imprevista e che raramente si è vista anche durante l’ultimo inverno. Imbiancata l'alta Val Versa, la Val di Nizza e la Val Tidone.
Nei territori di Menconico, Romagnese, Brallo e Santa Margherita di Staffora sono dovuti intervenire i mezzi spartineve e spargisale sia dei comuni che della Provincia. Quest'ultima ha messo a disposizione 5 mezzi per ripulire le strade che da Pianostano portano verso Pian del Poggio, dal Brallo a Cima Colletta e su altre arterie montane. Sulle strade di montagna a seguito di temperature che variano dai 3 ai 4 gradi sotto lo zero è consigliato l'uso di catene o gomme da neve anche in considerazione che la precipitazione potrebbe proseguire anche nella giornata di oggi.
timori per i frutteti
C'è grande preoccupazione per il settore agricolo. Dopo le gelate della scorsa settimana nel fondovalle è caduta pioggia, ma il maggior pericolo sarà con il ritorno del bel tempo. «I frutticoltori della Valle Staffora - sottolinea Simone Rolandi dell'azienda agricola 'La valle della frutta' di Val di Nizza - sono in allerta perchè dopo le precipitazioni previste anche per la giornata di oggi, da domani tornerà il bel tempo e il rischio, in base anche alle previsioni meteorologiche, deriva dal fatto che l'aria fredda potrebbe persistere lungo tutta la fascia collinare e questo potrebbe favorire gelate notturne che rischierebbero di compromettere seriamente gli alberi da frutto e in particolare ciliegie, mele, susine e albicocche che con il mese di aprile molto caldo sono già avanti con la fioritura. Una forte gelata in questo periodo anomalo dell’anno andrebbe a compromettere il raccolto di questa stagione». C'è apprensione anche lungo la Val Versa, zona di produzione dei maggiori vini dell'Oltrepo pavese dove viene monitorata la situazione specie nei vitigni posti a ridosso dei corsi d'acqua che sono quelli che rischiano maggiormente le gelate. —
ALESSANDRO DISPERATI
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