Cimitero di Ivrea, la carrozzina di Giovanna affonda nella ghiaia e lei non può andare sulla tomba dei suoi genitori
foto da Quotidiani locali
IVREA. «Dall’ufficio tecnico mi hanno detto che gli operai possono accompagnarmi davanti alla tomba dei miei genitori un paio di volte al mese. Fosse per me, ci andrei tutti i giorni». Le barriere architettoniche arrivano nei luoghi più impensabili».
Giovanna Fiore, 46enne eporediese, ne è testimone. Arrivano fino in cimitero, le precludono l’accesso alla tomba dei genitori.
Il problema è tutta la ghiaia che è stata aggiunta nel camposanto di Ivrea, per evitare che cresca a dismisura l’erbaccia e si verifichino situazioni come quella di un paio d’anni fa, prima di un intervento risolutivo.
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Il fatto è che oggi, dentro quella ghiaia, si affonda. Fanno fatica i giovani, a camminarci, figurarsi le persone anziane. Nel caso di Giovanna, poi, che ha una sedia a rotelle motorizzata, significa non poter raggiungere la tomba dei genitori da sola. «Mi hanno anche detto – spiega ancora – se non potevo accontentarmi di guardarla da lontano, la tomba. E ora mi hanno chiesto di avvisare qualche giorno prima quando voglio andare, visto che per portarmi è meglio che siano almeno in due».
Insomma, andare al cimitero, per una persona disabile, significa quasi andarci su appuntamento. Non è certo l’unica barriera architettonica che Giovanna Fiore deve affrontare nella sua vita. C’è anche un attraversamento che le crea difficoltà vicino casa sua a San Lorenzo.
Già la scorsa amministrazione comunale aveva avviato una ricognizione delle barriere architettoniche, che si potevano segnalare direttamente in Comune. Poi, è arrivato il progetto con l’accesso a un finanziamento Pnrr, voluto dal precedente assessore ai Lavori pubblici Michele Cafarelli e poi completamente rivisto dall’attuale Francesco Comotto. Ora i lavori sono in corso e consistono in piccoli interventi nei quartieri periferici cittadini i cui primi risultati si possono già vedere tra percorsi pedonali e pensiline degli autobus finalmente accessibili a tutti. Un cantiere che vale 910mila euro. A Bellavista, per fare un esempio, la ditta incaricata ha già sistemato alcuni percorsi pedonali che da troppo tempo erano in condizioni pietose tra avvallamenti e buche, rendendoli così accessibili anche a chi ha una mobilità ridotta. Nessuno, però, ha pensato alla ghiaia del cimitero. Giovanna, in realtà, un’idea ce l’avrebbe, chissà se è praticabile: «Si potrebbe costruire un percorso con il legno che stanno togliendo dalla passerella. Sarebbe a costo zero, no?». L’assessore alle Manutenzioni Massimo Fresc, promette: «Andrò di persona con i responsabili delle manutenzioni del patrimonio a valutare le criticità relative all’accessibilità del nostro cimitero. Porterò all’attenzione dell’amministrazione le problematiche per valutare le soluzioni possibili».