Rasmus, complimenti per la vittoria contro la Roma. Nonostante tu sia rimasto a secco, la tua prestazione è stata giudicata molto generosa e di grande aiuto per la squadra. Partiamo dall’episodio che ha incuriosito tutti: l’esultanza. Qual è il significato di quel gesto fatto con Neres?

“[Sorridendo] Non saprei bene che animale sia, ad essere sinceri! Quella è l’esultanza di Neres, e noi ci divertiamo molto a farla insieme. Avevamo un vero e proprio patto: chi serviva l’assist all’altro, poi avremmo dovuto fare quell’esultanza insieme. Con l’Atalanta ce l’eravamo dimenticati, quindi oggi abbiamo recuperato. È stato un bel momento”.

Parliamo di campo. Sei un attaccante e il gol è il tuo mestiere. Non segni da qualche partita. Mister Conte è contento della tua prestazione anche senza la rete?

Ovviamente vorrei sempre segnare, questo è fuor di dubbio, è il mio mestiere e il mio obiettivo primario. Però sono anche molto contento di aiutare la squadra, con ogni singolo contributo che posso dare, che sia un recupero, un’accelerazione o un’azione che crea spazio per gli altri“.

Cosa prometti ai tifosi e cosa prometti a te stesso per le prossime gare?

Lavorerò duramente per tornare a segnare il prima possibile, non c’è altra ricetta. Provo sempre a fare il meglio in campo, ma alla fine, l’obiettivo principale è sempre e solo quello di vincere. Sono un uomo-squadra; spero sempre di mettere il mio nome sul tabellino, ma la cosa più importante è la vittoria della squadra“.