Nuoto, le speranze di medaglia dell’Italia agli Europei di nuoto in vasca corta: le carte tra gare individuali e staffette
Un Europeo di passaggio, in cui andare a cercare record di podi e risultati strabilianti non è l’obiettivo principale. La manifestazione continentale in vasca corta, in programma dal 2 al 7 dicembre a Lublino, in Polonia, apre un 2026 di transizione, in cui l’appuntamento più importante sarà un altro Europeo, quello di Parigi in programma ad agosto, dopodiché tutti a testa bassa a preparare la volata olimpica con vista su Los Angeles 2028.
Le carte da medaglia non mancano di certo al clan azzurro che ha perso per strada due elementi importanti come Emma Virginia Menicucci, componente della staffetta veloce, vittima di un incidente stradale non grave ma fastidioso, e la ranista Lisa Angiolini, alle prese con una brutta bronchite. Assenze che si vanno ad aggiungere alle squalifiche di Benedetta Pilato e Chiara Tarantino (sempre rana e velocità) per i fatti di Singapore e alla rinuncia di Anita Bottazzo (altra ranista), impegnata con il college negli States.
Nonostante queste assenze, che tolgono all’Italia qualche carta da medaglia, la spedizione azzurra può riservare non poche soddisfazioni. Thomas Ceccon, il campione olimpico in carica, si concentrerà esclusivamente sul dorso e sarà al via dei 100 e 200 dorso, dove non ci sarà in vasca l’ungherese Kos, il suo rivale più accreditato, e non ci sarà neppure il russo Kliment Kolesnikov, perché tutta la nazionale russa diserterà questo appuntamento. Ceccon sarà il favorito numero uno in entrambe le gare, anche se non mancheranno i rivali.
Fari puntati sulla rana maschile, dove l’Italia può contare sul campione olimpico dei 100 e il campione mondiale dei 50: Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo. Si daranno battaglia in due gare dove non mancheranno avversari di altissima qualità. Il terzo incomodo è Ludovico Blu Art Viberti, atleta di grande qualità, in grado anche lui di puntare al podio. La concorrenza interna è altissima.
Il settore velocità, sia maschile che femminile, presenta atleti in grado di prendersi grandi soddisfazioni: da Leonardo Deplano e Lorenzo Zazzeri sui 50, fino a Carlos D’Ambrosio, il nome nuovo del nuoto azzurro, nei 100 e 200 stile libero. Nel settore femminile c’è la stellina Sara Curtis, che proverà a giocarsela con le big della velocità continentale, Wasick su tutte, con la divagazione sul tema dei 50 dorso, dove ha mostrato di essere in grande condizione, avendo fatto segnare un grande tempo nelle gare in yards del college. L’azzurra sarà al via anche nelle gare veloci della farfalla. Restando in campo femminile e nella velocità c’è anche la veterana Silvia Di Pietro, che può dire la sua in un contesto che ama particolarmente.
Senza uscire dal settore femminile, Simona Quadarella punta al tris europeo in vasca corta, che è un contesto che non ama particolarmente ma nel quale si è comunque espressa sempre su ottimi livelli: per lei 1500, 800 e 400 stile libero. Due gli uomini che possono dire la loro: Alberto Razzetti, che parteciperà alle tre gare dei misti (100, 200, 400) e ai 200 farfalla, e in tutte potrà andare a caccia del podio; e Lorenzo Mora, specialista della corta, che potrà scatenarsi con virate e subacquee nelle tre gare del dorso.
Da tenere d’occhio anche Michele Busa nella farfalla, Simone Stefanì in dorso e farfalla. Gli outsider potrebbero essere un altro dorsista, Christian Bacico, e la più giovane di tutte, Alessandra Mao, su cui sono puntati i fari essendo davvero molto giovane e promettente. E poi ci sono le staffette 4×50: velocità uomini, mista uomini, velocità mista, mista mista. Tutte assolutamente da medaglia.
