Dal 2026 rimborsi per ritardi e disagi in autostrada
Ivrea
Gli automobilisti che percorrono l’autostrada A5 Torino-Ivrea-Aosta e la bretella di Santhià affrontano spesso lunghe attese e rallentamenti dovuti a cantieri o incidenti, con ripercussioni pesanti sulla mobilità quotidiana. Dal 2026, però, arriva una novità importante: il Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ha approvato una delibera che garantisce il diritto al rimborso del pedaggio in caso di disagi provocati da cantieri e blocchi del traffico causati da incidenti o eventi meteorologici.
Il provvedimento mira a tutelare gli utenti, sempre più spesso costretti a sopportare rallentamenti senza compensazioni. Le novità entreranno in vigore in due fasi. Dal 1° giugno 2026 saranno applicati i rimborsi per blocchi e cantieri su tratte gestite da un unico concessionario. Dal 1° dicembre 2026 la tutela si estenderà ai percorsi che coinvolgono più concessionari. L’Autorità monitorerà l’applicazione fino a fine 2027, con una verifica di impatto prevista entro il 31 luglio 2027 per eventuali correttivi.
Il diritto al rimborso varia in base alla lunghezza del percorso e al ritardo accumulato. Per tratte inferiori a 30 km il rimborso è automatico. Per percorrenze tra 30 e 50 km serve un ritardo minimo di 10 minuti, mentre per tratti superiori ai 50 km il ritardo richiesto è di almeno 15 minuti. Anche abbonati e pendolari avranno le stesse tutele, potendo recedere dagli abbonamenti se i lavori riducono la fruibilità dei percorsi.
Non tutti i casi daranno diritto a un rimborso. Sono esclusi i cantieri emergenziali, ossia quelli nati da incidenti o eventi meteo straordinari, e i cantieri mobili nella prima fase. Inoltre, i rimborsi inferiori a 10 centesimi non saranno corrisposti; l’accredito scatterà solo al raggiungimento di 1 euro complessivo. Per blocchi del traffico, il rimborso sarà proporzionale alla durata: 50% per blocchi tra 60 e 119 minuti, 75% tra 120 e 179 minuti, e integrale per oltre 180 minuti.
La gestione delle richieste sarà semplificata da un’App unica per tutti i gestori, che permetterà anche rimborsi automatici. Chi non utilizza l’app potrà comunque richiedere il rimborso tramite numeri verdi e portali web.
Le regole saranno inserite nelle nuove concessioni e applicate anche a quelle in corso mediante atti aggiuntivi nei piani economico-finanziari. A regime, i concessionari non potranno recuperare tramite pedaggio i rimborsi erogati agli utenti. Tuttavia, per concessioni attive, è previsto un recupero parziale e temporaneo: 100% nel 2026-27, con diminuzioni progressive fino al 25% nel 2030.
Questo punto ha suscitato critiche dalle associazioni dei consumatori. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, ha sottolineato che ciò limiterà la reale penalizzazione per concessionari inadempienti, scaricando i costi sugli automobilisti.
