Davide che abbatte Golia, è questa la metafora più calzante per descrivere l’impresa della squadra guidata dal nostro Andrea Giani, che si prende uno storico posto in finale all’Europeo e si giocherà l’oro contro la vincente di Bulgaria-Francia, in campo stasera. Slovenia che in ogni caso vince meritatamente: messa meglio in campo, la nazionale balcanica è stata sopratutto animata da uno spirito combattivo che gli azzurri hanno messo in campo solo contro la Russia due giorni fa, senza riuscire a replicarlo stasera. Che non sia una passeggiata, anche se gli sloveni sono sicuramente la squadra meno quotata della Final Four, lo si capisce immediatamente: al pronti via la Slovenia scappa subito sul 3-8 mettendo in seria difficoltà la nostra ricezione, segno di una partita preparata nei minimi particolari. Si sa che il diesel azzurro viene fuori sempre sulla distanza, ma oggi quel diesel sembra ingolfato per bene e la nostra nazionale non riesce ad essere efficace in alcun fondamentale, dal servizio alla difesa, dall’attacco al muro. Blengini prova subito a mescolare le carte del suo eptetto togliendo Lanza e inserendo Antonov, ma dall’altra parte i due schiacciatori titolari Urnaut e Cebulj attaccano con percentuali altissime pur variando quasi sempre le soluzioni offensive. Un ace dello stesso Cebulj porta i suoi sul 12-20, due errori di Zaytsev permettono alla Slovenia di allungare ancora e di chiudere il set 13-25 con due muri consecutivi di Kozamernik e Urnaut. Ci si aspetta una reazione da parte di tutti, ma solo Usmany Juantorena riesce a trovare punti con una discreta continuità, mentre si attendono segnali vitali dallo Zar e da Filippo Lanza. L’Italia è costretta a inseguire ancora, ma la costruzione di gioco nel secondo set è decisamente migliore e permette agli azzurri di trovarsi per la prima volta nel match in vantaggio, 11-10 sulla schiacciata di Lanza. Si susseguono errori su entrambe le metà del campo, gli azzurri trovano un mini-break con due punti di Zaytsev e un erroraccio del libero avversario Kovacic su un elementare bagher manda l’Italia a giocarsi il punto del set, vinto dopo il servizio out di Cebulj. 25-23 Italia e punteggio nuovamente in parità. Molto equilibrata anche la terza frazione, assolutamente decisiva per la finale. Gli sloveni lottano con il cuore su ogni pallone, gli italiani soffrono terribilmente il loro servizio e pagano la giornata storta dei loro attaccanti migliori ma resistono fino al secondo timeout tecnico, dopo il quale la squadra di Giani, con un grandissimo Gasparini, trova il parziale di 6-3 per l’allungo decisivo. Ci prova addirittura Giannelli con una schiacciata, certamente non la specialità del palleggiatore trentino, ma, dopo l’errore al servizio di Lanza, è Kozamernik, con un muro su Zaytsev, a chiudere i conti per il 20-25. L’Italia è con le spalle al muro, ma è ancora la Slovenia a giocare la pallavolo migliore, molto ordinata, tatticamente perfetta. I ragazzi di Blengini sembrano aver ritrovato lo Zar, che segna due punti in fila per il primo strappo azzurro, ma si rivelerà solo una fiammata, e Zaytsev verrà poco dopo sostituito da Vettori. Ancora una volta è decisivo un parziale dopo il secondo timeout: lanciata da due schiacciate e un ace di Gasparini, probabilmente il migliore in campo, la Slovenia vola sul 16-20. La risposta azzurra è solo in un ace di Matteo Piano, poi due terribili difese mandano i nostri avversari a giocarsi ben quattro match point. Ne basterà solo uno: Juantorena manda fuori la schiacciata, può esplodere la festa di Giani e del suo staff, autori di un ribaltone destinato a restare nella storia. Per l’Italia il rimpianto di non aver giocato da Italia, ma restano buonissime basi per ripartire e costruire un’ottima rosa in vista del torneo Olimpico, per il quale, ricordiamo, la nostra nazionale ha già il pass in tasca. Appuntamento a domani per le due finali, sempre da Sofia