Turkish Airlines Euroleague 2019/20 #round 5:dopo 40 minuti di battaglia Berlino si tinge di biancorosso, ora arriva a Milano lo squadrone blaugrana

Torniamo indietro nel tempo: correva l’anno di grazia 1994/95 e le due squadre protagoniste oggi alla Mercedes Benz Arena si giocarono addirittura una finale di coppa Korac, che era una coppa difficile da conquistare per l’elevato tasso tecnico delle partecipanti nonostante la presenza di Coppa Campioni e Coppa delle Coppe. Vinse l’Alba , che dopo un pareggio al Forum (l’unico che io ricordi) vinse in casa di sei punti aggiudicandosi il trofeo (a sorpresa, e generando un forte rimpianto in casa milanese).

Fu la prima coppa per una squadra tedesca (il coach era Pesic…, si, quel Pesic….che sarà avversario tra 3 giorni.), e da quel momento in poi l’ Alba divenne un po’ una bestia nera dell’Olimpia nonostante la vittoria (al Forum, perché in trasferta Milano fu sconfitta)di tre stagioni fa in Eurocup.

In Eurolega invece non vi erano precedenti prima di stasera, quindi la vittoria milanese assume anche una certa rilevanza statistica: ma, quel che più importa, dà altri 2 punti in classifica a Milano proiettandola nei quartieri alti della classifica.

Non è stato affatto facile vincere però: nei primi due quarti la squadra di Messina ha attaccato davvero male, con una  qualità di giochi ed esecuzioni molto sotto il par che ha generato scadenti  percentuali al tiro da fuori e molte (troppe) palle perse; è rimasta attaccata alla partita grazie ad una difesa sempre sul pezzo

Un dato su tutti: 26 punti nei primi 20 minuti, 27 punti nel 3 quarto, 28 nell’ultimo. Cosa è cambiato dall’intervallo in avanti? Beh, ovviamente l’Olimpia ha aggredito di più la partita ma a mio avviso è calata e di molto l’aggressività della difesa tedesca.

Se nel primo tempo hanno tenuto tutti gli uno contro uno degli esterni biancorossi facendo un minimo di fatica solo in post basso contro Scola, nel secondo tutto ciò non si è mai verificato: ed allora è venuta fuori in tutta la sua prepotenza la classe e l’esperienza del back court milanese che coi vari Nedovic , Rodriguez e Micov hanno fatto a fette l’Alba a suon di penetra e scarica con tripla a segno.

Lo Svitol che ha sbloccato la serratura della difesa teutonica ha un nome ed un cognome e indossa la canotta n.16 .

Nonostante il premio di miglior giocatore sia stato dato a Rodriguez a mio avviso Nedovic è stato colui che la partita l’ha spezzata in due. Con le sue triple ovviamente ma anche con un paio di giocate che non sono finite nel boxscore ma che hanno permesso ai compagni di chiudere positivamente l’azione ed aggiungere punti al tabellino biancorosso.

Direi bene, considerando il problematico inizio di stagione del serbo ; ora potrà solo che migliorare, sia la sua forma che l’intesa coi compagni. Consigliamo comunque a Messina , allo staff ed anche ai tifosi di passare ogni tanto in chiesa ad accendere un cero affinché da lassù si adoperino per mantenerlo in salute.

Anche se meno scintillante del solito benissimo anche Rodriguez, che ha tirato fuori il suo killer instict negli ultimi possessi e coi tiri liberi chiudi-partita. Micov invece ha un po’ pagato il sovrautilizzo di domenica a Roma ma comunque la sua esperienza è stata importante.

In assenza di Mack capitan Cinciarini ha giocato una partita solida, senza sbavature e con la perla di una tripla su uno scarico. Appena 9 minuti in campo per il capitano che è stato capace di dare tanto anche in poco tempo. 

7 minuti invece per Moraschini, anonimo in attacco ma molto presente nelle piccole cose con quel tuffo più recupero da highlight. Lo vogliamo più intraprendente e più sfacciato in attacco e pensiamo di non essere i soli.

Caratteristica questa che non difetta a Della Valle, che dopo la sfavillante perfomance contro il Fener è tornato nei ranghi disputando una partita senza infamia e senza lode dal punto di vista offensivo confermando però il buon approccio generale che gli sta permettendo di guadagnare minuti in campo.

Al solito enigmatico Roll, con tiri facili sbagliati e difficili segnati…..ma tutto sommato una sufficienza se l’è portata a casa anche stavolta.

I lunghi : Gudaitis ha mostrato a tutti che è ancora lontano dalla forma ottimale (la partita contro il Fener ha ingannato), Tarczewski invece è stato concreto, con pochi errori di concentrazione nonostante i tedeschi sotto avessero parecchia fisicità.

Scola il solito chirurgo su cui sembra perfino superfluo sprecare parole. Poi c’è l’oggetto misterioso White , in campo sempre pochissimo che però ha messo una bella tripla prima di sbagliare un comodo appoggio al vetro seguito da vari tentativi di tap in.

Ogni partita che passa si irrobustisce sempre più la mia convinzione che sarebbe bene tagliarlo per far posto ad un altro tipo di ala forte.

E, a proposito di ali forti, una delusione si è rivelata Cavenaugh in campo anche lui per pochissimi minuti mentre il suo pariruolo Sikma agli appassionati più attenti e longevi ha sicuramente fatto balzare in mente il suo papà Jack che fu protagonista nella eroica Nba di inizio anni 80, e spesso celebrato nelle telecronache di Dan Peterson.

L’Alba comunque si è mostrata squadra ben allenata e molto fisica, sprovvista però del talento necessario per puntare in alto in Eurolega: a mio parere è probabile cambino a breve qualche interprete. E comunque la vedo lottare per le posizioni che vanno dalla dodicesima in giù.

Per l’Olimpia ora arriva il Barcellona che testerà la febbre alla squadra di Messina la quale però potrà giocare senza troppa pressione grazie a questa importante vittoria nella capitale tedesca.

Garbin Cristiano

@garbo75

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