Turkish Airlines Euroleague #Round19 2023-24: continua la rincorsa Olimpia, difesa e triple mandano ko il Bayern
Per l’Olimpia era una partita non banale questa con il Bayern perché consapevole di dover riprendere il cammino dopo lo stop di Atene e perché c’era da vendicare l’atroce beffa della partita a Monaco di Baviera Missione compiuta e pure in grande stile per la banda in biancorosso che continua la rincorsa in classifica con […]
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Per l’Olimpia era una partita non banale questa con il Bayern perché consapevole di dover riprendere il cammino dopo lo stop di Atene e perché c’era da vendicare l’atroce beffa della partita a Monaco di Baviera
Missione compiuta e pure in grande stile per la banda in biancorosso che continua la rincorsa in classifica con l’obiettivo di raggiungere la zona play in / playoff il più velocemente possibile.
Una vittoria arrivata grazie alle migliori armi in faretra per l’Olimpia di questi tempi e cioè la difesa in primis e le triple scoccate da giocatori o inaspettati o criticati.
La difesa piano piano sta marchiando la stagione di Milano indirizzando parecchie partite e rendendo riconoscibilissima la mano del suo coach, che sulla fase difensiva ha sempre fatto l’architrave dei successi delle proprie squadre.
Oggi la si è potuta ammirare quasi al proprio meglio; transizioni impeccabili e pochi punti lasciati in contropiede primario e secondario, Ibaka contenuto alla grande dai lunghi ed Obst mai lasciato che prendesse fuoco dai piccoli.
Edwards invece è un capitolo a parte perché lui è la classica scheggia impazzita che non sai mai cosa potrà dare e sul quale la difesa può agire, fino ad un certo punto perché si ferma da solo. Ed anche stavolta infatti, virgola nel primo tempo seguiti dai 10 della ripresa ma tutti i tiri importanti alla fine sbagliati
In casa milanese invece da sottolineare ancora la prova degli italiani, con Bortolani in pole position ma con il redivivo Ricci a fianco. Triple pesantissime messa a segno da entrambi, ai quali proporrei un quinquennale seduta stante, data la loro storia con l’Olimpia e la loro unicità nel panorama cestistico italiano.
Trovatemi voi infatti, due possibili sostituti…..non ce ne sono, e lo stesso vale per l’ex di giornata, quel Flaccadori che si sta ergendo a grande protagonista della stagione. Ma la cosa più bella di questo lasso di partite è proprio il rendimento di quella che chiamo ItalOlimpia che ha fatto quantomeno cambiare idea a tutti i sostenitori del “in Eurolega gli italiani non ci stanno”.
Da segnalare comunque che il mio Mvp di stasera è stato Devon Hall, il giocatore più in difficoltà negli ultimi tempi, a dimostrazione come di partita in partita i giudizi cambino in fretta. Quando l’ex Bamberg prende fiducia altro diventa un giocatore totalmente diverso e stasera l’ha dimostrato alla grande.
Il Bayern dal canto suo mi è sembrata una squadra poco coesa con individualità sugli esterni troppo ondivaghe e non dotate particolarmente di QI cestistico raffinato, mentre sotto canestro c’è il totem Ibaka (che io porterei di peso a Milano) ma poi poco altro specie de Booker incappa in una brutta giornata
Oggi poi probabilmente ha risentito psicologicamente della sconfitta di due giorni fa a Bologna, concludendo così una trasferta italiana da incubo.
Ora per Milano continua un ciclo di partite fondamentali per la stagione: in LBA con la trasferta a Trento decisiva per l’accesso alle Final 8 di Coppa Italia e poi a seguire altro doppio turno casalingo in EL con Alba Berlino e Stella Rossa a far visita al Forum.
Non sono ammessi sbagli e/o distrazioni se si vuole continuare questa rincorsa alle posizioni nobili, e poi in entrambi i casi c’è da porre rimedio alle sconfitte dell’andata, sia per una questione di scontri diretti ma anche per ribadire che questa Milano è un gradino sopra, specie adesso che sembra aver trovato la quadra
Si, ha trovato la quadra in questa conformazione senza Shields e Mirotic, grandi cannonieri ma che tendono a fermare troppo la palla. Se il primo comunque è indispensabile per tanti motivi sono curioso di vedere il secondo all’opera con Napier, perché potrebbe anche essere che dovremo cancellare dalla nostra memoria il Mirotic visto fin qui, per amminarne un altro magari più gregario ma più incisivo.
Tocca ancora aspettare un po’, almeno fino alla Coppa Italia sperando nella qualificazione (chi l’avrebbe mai detto?)
IL TABELLINO: Olimpia Milano 76 – Bayern Monaco 62
DIAMO I NUMERI
9 – i punti di un nervosissimo Leandro Bolmaro che comunque ha fatto vedere molto del suo repertorio. Ha giocato 5 minuti difensivi contro Napier da antologia, mi ha ricordato la classica mossa di Dan Peterson quando metteva Ricki Pittis sul play avversario per oscurargli la vallata. E poi anche in attacco sa il fatto suo, avendo talento di prim’ordine. Certo fa tante cose bene e magari nessuna benissimo, non sarà Manu Ginobili ma io lo prenderei al volo perché è uno di quei giocatori multiuso che in una top team ci stanno come il cacio sui maccheroni
15 – le partite che mancano alla fine della stagione regolare di Eurolega e lo scrivo qui ad imperitura memoria: saranno le mie ultime 15 partite che vedrò se a fine anno l’organizzazione dell’Eurolega non premierà come difensore dell’anno Nik Melli. Qualsiasi altra scelta non mi troverebbe d’accordo, e bisognerebbe fare una docuserie sulla tecnica e sui trucchi del mestiere che usa Nik specie contro i più forti in assoluto che sono spesso più grossi di lui. A tratti mi ricorda il buon Dino Meneghin, rispetto al quale però ha bel altro atletismo…..
7 – il voto ad Alex Poythress, finalmente incisivo e finalmente protagonista. Bella la mossa di Messina di farlo partire in quintetto e intesa con Napier che c’è, fin dai tempi dello Zenit (vi eravate dimenticati della loro permanenza comune a S.Pietroburgo, dite la verità….). Per riformare il trio che in Russia ha fatto benissimo manca all’appello Billy Baron, che speriamo di riabbracciare alle F8. Comunque il buon Alex pare aver scacciato le voci (da sempre infondate) di taglio e potrebbe dare, dovesse continuare così, un bell’aiuto alla causa meneghina
0 – le stoppate date dai tedeschi, una statistica curiosa ma anche sorprendente. Perché Serge Ibaka è uno che ha vinto due volte la classifica del miglior stoppatore nella NBA ed è uno che ha provato a mollare 11 inchiodate nella stessa partita….anche se dobbiamo essere onesti e dire che uno stoppone l’ex OKC l’ha rifilato ad Hines, ma la terna (sbagliando, a mio avviso) l’ha ritenuta irregolare ed ha fischiato fallo…..
1 – volevo scrivere uno zero, riferito alle critiche rivolte a Messina dopo questa partita, ma l’avevo già usato nel punto precedente. E poi mi è venuto in mente che c’è sempre uno che critica a prescindere il coach ex Spurs, lo so che sapete chi è….d’altra parte a questo personaggio ormai non resta altro che sparare a zero su tutti e tutto (oppure sparare news ad minchiam tipo Calathes in arrivo dopo Natale) dato che la credibilità se l’è fumata da tempo….
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
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