FIBA EuroCup Women Sweet16 Home: la Reyer si sbarazza facilmente di Gdynia e vola ai quarti di finale
Partita di ritorno del Round of 16, in italiano ottavi di finale, per questa edizione dell’Eurocup che vede la Reyer tra le favorite per la vittoria finale. All’andata successo per le orogranata di nove punti, un buon bottino ma che non ha chiuso a priori la qualificazione ai quarti. Qualificazione che è stata in bilico […]
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Partita di ritorno del Round of 16, in italiano ottavi di finale, per questa edizione dell’Eurocup che vede la Reyer tra le favorite per la vittoria finale. All’andata successo per le orogranata di nove punti, un buon bottino ma che non ha chiuso a priori la qualificazione ai quarti.
Qualificazione che è stata in bilico per i primi 15 minuti con le polacche che hanno ribattuto colpo su colpo specie offensivamente con giocate di buona fattura.
Nel terzo quarto però Gdynia ha smesso di trovare il canestro con facilità e la Reyer ha avuto gioco facile ad aprire il gap giocando poi un ultimo quarto da allenamento di prestagione.
La squadra di Mazzon gira come un orologio, tutte sanno quel che devono fare e penso che abbia anche dei margini di miglioramento perché Berkani non sempre è concreta come potrebbe e Makurat ancora non è al suo meglio.
Senza contare che in primavera potrebbe rientrare Santucci a dare una mano, fin qui le sue compagne sono state clamorose e quindi molti si sono scordati che Mariella avrebbe dovuto essere un pezzo importantissimo di questa squadra.
Ma ci sarà tempo per parlarne perché domenica è tempo di derby e di big match contro Schio, una partita che potrebbe chiudere quasi definitivamente il discorso per il primo posto in regular season se vinta dalla Reyer
Oltre a questo sono tanti i temi che l’accompagnano, con ex da entrambe le parti col dente avvelenato e il classico messaggio da mandare alla rivale diretta (senza scordare le Vu nere).
Tanta carne al fuoco, peccato che la vedranno i soliti pochi abbonati, un match del genere avrebbe meritato come minimo un diretta tv nazionale, magari in un orario con meno concorrenza ma tant’è, noi amanti della LBF ci abbiamo fatto il callo, purtroppo.
IL TABELLINO : Umana Reyer Venezia 80 – Fbw Arka Gdynia 59
LE PAGELLE
Lorela Cubaj 7: solito contributo di sostanza e pure una tripla, scoccata da ferma con poco ritmo (ho dovuto accertarmi fosse davvero lei ad averla presa). Occhio, perché se mette anche il tiro da tre potrebbe veramente diventare difficilissima da fermare
Francesca Pan 6: partita giocata con la mappa del suo personale driving mode in Eco
Martina Fassina 7: Martina invece gioca come al solito, sempre a manetta tra scorribande, triple, recuperi da faina e volate in transizione alla Cipollini dei bei tempi.
Awak Kuier 6,5: si scalda cammin facendo, come una vecchia stufa a legna. A regime però fa davvero impressione come riesca ad incidere sui due lati del campo. E senza fare fumo né cenere.
Matilde Villa 7,5: sembra un 14enne degli anni 80 con il Garelli insieme agli amici tutti in bicicletta; sta tranquilla con le avversarie all’inizio, ma quando vuol far vedere chi ha il motore e chi no le basta un colpo di gas e via, tra penetrazioni fulminanti, assist di tocco alla Zico (a proposito di anni 80) e fade away ormai automatici ed immarcabili.
Lisa Berkani 7: per continuare la similitudine motoristica d’antan, lei è un Caballero. Fa delle acrobazie alle altre vietate, anche se spesso fini a se stesse (per la verità, alternata ad altre di buona concretezza). Però, che bel vedere…..
Anna Makurat 5,5: è ancora in rodaggio ( similitudine non voluta) al tiro ma molto più dentro al gioco rispetto alle ultime uscite. Domenica sarà un bel test con Parks e Guirantes, vedremo a che punto sarà
Gaia Gorini 6,5: avrebbe potuto giocare di più ma comunque si fa notare per due triplone
Jessica Shepard 8: ne fa 18 conditi da 5 assist senza neanche che le guance siano diventate rosse, devastante ed immarcabile
Caterina Logoh, Laura Meldere e Giuditta Nicolodi 7: si, sette a tutte e tre perché entrare a 3-4 minuti dalla fine e giocare come se fossero titolari muovendo la palla, non rinunciando a priori al tiro e nemmeno con la voglia di strafare beh, non è da tutti. E il loro apporto non viene mai risaltato abbastanza
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