Turkish Airlines Euroleague #Round26 2023-24: Shields+Mirotic e l’Olimpia è più Reale del Real
Dopo l’orribile doppio turno di settimana scorsa culminata con la sconfitta ad Istanbul per l’Olimpia questo Round 26 non presentava certo l’avversario più morbido da affrontare. Ad Assago infatti è stata di scena la squadra campione d’Europa in carica, prima in classifica e con buone possibilità di riconferma. Certo, quella vista al Forum non è […]
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Dopo l’orribile doppio turno di settimana scorsa culminata con la sconfitta ad Istanbul per l’Olimpia questo Round 26 non presentava certo l’avversario più morbido da affrontare. Ad Assago infatti è stata di scena la squadra campione d’Europa in carica, prima in classifica e con buone possibilità di riconferma.
Certo, quella vista al Forum non è e non sarà quella che abbiamo ammirato molte volte fin qui e nemmeno quella che vedremo ai playoff e presumibilmente alle Final 4.
Sia perché da prima in classifica e con la settimana della Coppa nazionale era logico non schiacciare il piede sul gas sia perché qualche pedina fondamentale tipo Tavares era al rientro o comunque non al top della forma
Consideriamo poi che in molti con la camiseta blanca hanno la tendenza a sapersi gestire, diciamo così, quando la posta in palio non è alta come in questo caso.
Nulla di tutto ciò comunque toglie merito alla vittoria di Milano, ottenuta sfruttando le defaillance difensive madrilene nel primo tempo, resistendo stoicamente nel finale alla furiosa rimonta del Madrid.
Ovviamente ha inciso tantissimo l’ottima serata delle due stelle milanesi, finalmente brillanti entrambi; ma importantissimi sono stati altri aspetti.
In primis i rimbalzi, come anche sottolineato da Messina in sala stampa: questa Olimpia, carente di kg e soprattutto centimetri ed atletismo quando non va sotto a rimbalzo spesso e volentieri torna a casa col referto rosa.
Poi, il ritmo offensivo, perché uno dei difetti di Milano più sottovalutati è la tendenza ad entrare tardi nei giochi per un uso eccessivo del palleggio da parte dei suoi portatori di palla: in questo senso Maodo Lo ha aiutato molto l’attacco a non perdere tempo e ad attaccare di prima intenzione la difesa avversaria.
Siccome gli attaccanti all’Olimpia non mancano, ecco che tutto questo flow si è tradotto in 19 punti di vantaggio nei primi 20 minuti, con uno Shields scatenato ed un Mirotic infallibile da dietro l’arco.
Tutti poi si aspettavano il parziale madrileno nel terzo quarto, invece è arrivato nell’ultimo: e meno male, altrimenti probabilmente staremmo commentando l’ennesima rimonta subita dai campioni d’Italia.
Comunque sia, messo agli atti la splendida vittoria bisogna fare una riflessione e porsi una semplice domanda: abbiamo visto tutti, sia nei primi 3 minuti che poi nel finale, che quando il Real ha giocato come fosse in finale di Eurolega per Milano si è oscurata la vallata.
Quindi chiedo e mi chiedo: come ci si arriva a quel livello? Certamente cercando di migliorare il roster ma non solo: è importante, buttando l’occhio sul Real ma anche su altri team del presente e del passato, creare uno zoccolo duro, un nocciolo di 8-9 giocatori che per 4-5-6 anni ed anche più creino l’anima della squadra.
Non è operazione facile certo, specie con il coinvolgimento dei giocatori stranieri di solito più propensi a decidere in base alla pecunia che non al sentimento o al coinvolgimento, ma la strada da seguire è quella. Altrimenti ad ogni stagione ci si lamenterà dei difetti del roster, di cambiare questo e quello, del coach inadeguato.
Io dico, bisogna creare un gruppo forte che con il passare del tempo sfrutti i vantaggi dello stare insieme a lungo. Essere sulla stessa pagina tecnica ma anche emotiva non ha prezzo, secondo me. Certo poi ci vuole anche il talento….
E questa edizione dell’Olimpia talento ne ha a sufficienza ma mal distribuito. Con questo Napier, quasi controproducente, nella posizione 1 abbiamo un problema. Perché l’ex Blazers spesso è l’oggetto del primo capitolo dei game plan avversari.
Titolo: attaccare Napier. In difesa spesso è irritante ma per sua fortuna a volte ci mette una pezza con le sue mani veloci. Certo è che anche in previsione F8 il suo rendimento è preoccupante….
Settimana prossima esame di metà stagione per i biancorossi che, incredibile a dirsi dato budget e roster, non partono favoriti in Piemonte. Ovviamente la favorita è la Virtus, ma anche Brescia e Venezia e perché no anche Napoli hanno velleità di successo.
Quindi per l’Olimpia sarà importante non fare passi falsi, magari usando l’ampio roster per dar fiato a qualcuno: conoscendo Messina però, è ipotesi piuttosto remota
IL TABELLINO: Olimpia Milano – Real Madrid 81 – 76
DIAMO I NUMERI
7 – il voto ed i punti di McGruder, gregario che sa fare tante cose con la difesa come arma principale. Io lo confermerei già per l’anno prossimo perché dalla panchina un jolly come lui lo vedrei bene, ed in più dopo questi mesi a capire il basket europeo potrebbe migliorare un bel po’.
118 – nel momento in cui scrivo sono i commenti sulla pagina facebook del Madrid da parte dei suoi tifosi. Non sono tanti in assoluto ma l’incredibile è che ve ne sono almeno una dozzina (non li ho letti tutti) che si lamentavano dell’arbitraggio accusando l’Olimpia di furto a mano armata. Quando l’ho letto non ci volevo credere, questi hanno davvero una faccia di tolla pazzesca. Che poi, anche in questa partita hanno favorito clamorosamente il Real, come il fallo di Melli dopo una gomitata di Tavares o il fallo assurdo fischiato a Shields: non è mica colpa degli arancioni se ad ogni fischio contro la panca entra in campo, e ad ogni fallo ogni giocatore si lamenta per 40 secondi……
9 – i punti del grande ex di giornata, il Chacho. Ha dimostrato che a 38 anni sta ancora benone, trascinando i suoi con 3 triple in fila alla rimonta poi non completata. Grandissimo campione, ma forse Mateo lo lascia in campo troppo perché Campazzo in panca è un favore a Milano ed in difesa viene puntato da tutti e questo permette all’Olimpia di guadagnare falli preziosi che han fatto finire il bonus presto, lucrando qualche libero tra terzo e ultimo quarto che poi si sarebbe rivelato decisivo.
50 – i punti del duo milanese Shields e Mirotic. Forse che forse insieme possono giocare e rivelarsi micidiali? Non lo so, io rimango scettico nonostante questa partita super del duo. Ho notato comunque che con Lo in regia la produzione offensiva dei due è stata ben diversa, perché entrambi se devono attaccare dopo che la palla di è mossa velocemente, e magari anche gli altri compagni , è un discorso. Se devono attaccare palla in mano da fermo, è tutt’altra cosa che ha un efficacia ben diversa. Ergo: mi piacerebbe che in cabina di comando ci fosse un Lorenzo Brown a far girare il motore biancorosso, perché il Napier che si sta vedendo in questi chiari di luna è quasi controproducente
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
TW: @garbo75
IG: garbin_cristiano
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