Turkish Airlines Euroleague #Round27 2023-24: con una vittoria di squadra la Virtus Bologna mata Valencia e si porta a 17 vittorie

Bologna, 29 febbraio 2024 – Nella prima esibizione dopo la sosta per le nazionali la Segafredo sfodera una prestazione molto convincente e batte meritatamente Valencia.

Reduci dalla bruciante sconfitta contro Monaco e dalla delusione di Coppa Italia, gli uomini di coach Luca Banchi erano chiamati ad una prova convincente contro la miglior difesa di Eurolega ed i bianconere hanno risposto presente.

Dopo un inizio shock, che ha visto Valencia arrivare anche sul +8 e l’ infortunio di Toko Shengelia, i padroni di casa hanno ripreso subito il filo della partita grazie al secondo quintetto, grazie anche ad un Jordan Mickey che ha messo la museruola a Brandon Davies, fino a quel momento rebus difficilissimo per la difesa virtussina.

Chiuso il primo quarto sul -2 la Virtus ha preso il timone della partita in mano e grazie ad una splendida prova corale ha raggiunto il +12 a fine secondo parziale, nonostante i movimenti di un Pradilla che qualche fastidio ha dato con le sue ricezioni dinamiche. In questo frangente si è anche assistito al colpo di genio dell’ex fortitudino Kassius Robertson che ha avuto la brillante idea di andare a provocare un Marco Belinelli, fino a quel momento abbastanza silente.

Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti hanno provato a riaprire la partita, grazie a un Chris Jones in grande spolvero, ma non è stato abbastanza, perchè fra amnesie difensive abbastanza inusuali per gli amarillas e una difesa Virtus di grande sostanza, ben 5 le stoppate rifilate dai bianconeri, Valencia è riuscita ad arrivare solamente sul -7.

La partita, si è di fatto conclusa a poco più di quattro minuti dalla fine quando Brandon Davies si è chiamato fuori dalla contesa con un fallo tecnico e con la Virtus che ha ribaltato anche la differenza canestri dopo il -8 della partita di andata.

Alcuni numeri che possono spiegare abbastanza bene l’andamento del match: valutazione 111-68; assist 23-14; palle perse 8-15. Una gestione bolognese della gara da grande squadra.

Non bene Valencia, che l’attacco non sia il suo punto di forza si sapeva, ma stasera è la difesa ad essere sotto accusa, infatti non è mai riuscita, a parte i primi minuti, né a limitare la circolazione di palla felsinea né a difendere le proprie plance, concedendo ben 11 rimbalzi offensivi a Bologna.

In casa Virtus coach Banchi può essere molto soddisfatto perché la squadra ha sopperito all’assenza di Shengelia sfoggiando una prova corale estremamente solida. In un’orchestra così affiata sono risaltate la regia di un Pajola ritornato ai suoi livelli e l’energia di un tentacolare Polonara tornati dall’ Italbasket più carichi che mai.

Highlights

Sala Stampa

Virtus Segafredo Bologna vs Valencia Basket 87-74

Parziali: 18-20; 26-12; 21-25; 22-17

Pagelle

Iffe Lundberg 6,5: un ottimo primo tempo, dove prende in mano le redini della gara e contribuisce alla rimonta bolognese, nel secondo tempo gestisce, con qualche amnesia difensiva di troppo.

Marco Belinelli 7,5: inizia maluccio, con qualche errore non da lui, ma dopo il riposo in panchina ritrova la mano e l’estro per dare un paio di assist notevoli. Sempre più interessante la connection con Pajola che lo trova sempre più spesso nei suoi tagli back-door.

Alessandro Pajola 8: probabilmente alla miglior partita della stagione. Già in Nazionale si erano colti segnali di ripresa, stasera alla sua solita difesa si è aggiunta una gestione della gara da grande regista.

Ognjen Dobric n.e.

Tornike Shengelia s.v.: inizia con qualche difficoltà, ma si infortuna subito.

Danielk Hackett 6,5: non è il condottiero indomito di qualche partita fa, ma gioca una gara di sostanza con anche 6 preziosi rimbalzi.

Jordan Mickey 7,5: altra gara importante, stoppa, segna e ruba palloni, ogni tanto mi dovrebbe spiegare come fa a difendere sul pick and roll di schiena, ma se i risultati sono questi ben vengano.

Achille Polonara 7,5: partita enorme del Pupazzo nazionale, vista l’assenza di Shengelia deve giocare più di 25 minuti e tiene il campo con la grinta ed la reattività dei bei tempi sporcando palloni, stoppando e facendo tutto quello che è necessario per vincere una partita.

Ante Zizic 6: contro i lunghi dinamici di Valencia non era la sua partita, ma nei minuti giocati non ha demeritato.

Bryant Dunston 6,5: probabilmente sta tirando un po’ il fiato, visto l’iper utilizzo a cui è stato costretto, ma il mestiere e la conoscenza del gioco gli permettono di segnare 8 punti frutto della sua esperienza.

Awudu Abass 6+: non la sua migliore serata, ma riesce sempre a rendersi utile, importante una bomba fortunosa messa nel momento del rientro spagnolo.

Isaia Cordinier 6,5: fino a quando è in controllo è pulito, lineare ed esplosivo, alcune sue giocate sono sempre spettacolari, nel finale esagera, come sempre, con gli effetti speciali, e coach Banchi lo fa accomodare in panchina.

Jared Harper 5: confusionario e abbastanza leggero difensivamente, ci prova eh, ma con scarsi risultati.

Josep Puerto 5: chi l ha visto? Cinque minuti di nulla. 

Nathan Reuvers 6: abbastanza legnoso, ma efficace, difensivamente stasera poco concentrato.

Jaime Pradilla 6,5: solido, intelligente, con intuito e conoscenza del gioco, sottoimpiegato.

Justin Anderson 5: contro i pari ruolo avversari non cava un ragno da un buco, si prende anche una stoppata da Cordinier abbastanza pesante.

Chris Jones 7,5: è l’unico a giocare una gara continua, sempre concentrato e pericoloso, ma è troppo solo.

Guillem Ferrando n.e.

Damien Inglis 4: inguardabile, sbaglia tutto lo sbagliabile, ed anche di più, un camallo genovese forse avrebbe gli stessi risultati e costerebbe sicuramente meno.

Stefan Jovic 5: il talento c’è, ma stasera ha incocciato nel miglior Pajola dell’anno, serataccia.

Boubac Toure 6,5: non è un fine dicitore, ma sa far sentire il fisico, nel secondo tempo chiude ogni pertugio in area.

Kassius Robertson 4: inutile come un freezer al Polo Sud, anzi, dannoso, ha la brillante idea di provocare Belinelli e farlo entrare in partita.

Brandon Davies 6: finchè sta in campo è il regista occulto di Valencia, chiama fuori dall’area i lunghi petroniani e fa felici i compagni, ha i soliti problemi con rimbalzi e palle perse. Mezzo voto in meno per il tecnico insensato.

Semi Ojeleye 5,5: meno mortifero del solito dalla lunga distanza sotto canestro non riesce a far valere la sua potenza. Una curiosità: ma avendo anche Parilla, perchè coach Mumbrù non gli fa mai giocare minuti da n°3? Misteri della fede.

Kevin Pangos 7: buona gara dell’ex Olimpia. Sembra un altro giocatore, è sicuro di sé e sembra anche ingrossato fisicamente. Non è sicuramente un mastino, ma anche difensivamente qualcosa ha dato. Non sembra più il giocatore tremebondo visto a Milano, non è sicuramente ai livelli che ha toccato a San Pietroburgo, ma è certamente un giocatore che in Eurolega ci sta abbondantemente.

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