Adunata per la pace a Vicenza con 4.500 bellunesi: «Accoglienza superlativa»
foto da Quotidiani locali
Saranno tra i 4000 e i 4.500 gli alpini bellunesi - con i loro accompagnatori, per lo più famigliari - che parteciperanno all’Adunata nazionale che si terrà a Vicenza dal 10 al 12 maggio, e che avrà come motto “Il sogno di Pace degli Alpini”. E che sarà anche l’occasione – ecco una singolare novità - per promuovere una raccolta fondi per il progetto di educazione alla pace e alle pari opportunità rivolto alle giovani generazioni, “Intrecci di Pace”.
«Come non potremmo non essere soldati di pace, di solidarietà, proprio noi che partecipiamo alla gestione del Sacrario del Monte Grappa, e che quindi abbiamo davanti agli occhi cosa sono state le due guerre mondiali?», si chiede Stefano Mariech, presidente della Sezione di Feltre. «Gli striscioni che porteremo a Vicenza come sezione e come gruppi», conferma Lino De Pra, presidente di Belluno, «saranno tutti un inno alla pace, e contro ogni tipo di guerra».
Seimila alpini a Belluno
Almeno duemila le penne nere che saranno a Vicenza, trecento delle quali in servizio alla Protezione Civile, per garantire la sicurezza. Gli iscritti alla sezione di Belluno sono seimila, distribuiti in 44 gruppi. Ognuno di questi si è arrangiato a trovare una sistemazione.
«La grande organizzazione dell’Ana di Vicenza ha consentito», anticipa De Pra, «di accogliere nella città capoluogo un grande numero di ospiti».
La sistemazione a Vicenza
Diocesi e parrocchie hanno messo a disposizione tutti i loro ambienti. Verranno utilizzate decine e decine di palestre. Sono stati ricavati ampi spazi, all’interno della città, dove potersi accampare con tende, con tensostrutture, oppure parcheggiare con i camper.
La Fiera di Vicenza sarà occupata in parte dalla Protezione civile e in altra parte da ospiti. Vicenza e l’immediata periferia esauriranno consistentemente le necessità dell’accoglienza. Poi, è ovvio, che gruppi si distanzieranno fino a Bassano, a Schio, a Valdagno, ma non più in là.
«Belluno ha uno storico rapporto con Vicenza. Gli alpini vicentini hanno animato per decenni il 7° reggimento alpini di stanza nella nostra città», fa sapere il presidente De Pra. «L’anno scorso arrivarono in tremila al raduno Triveneto, per cui sono maturate amicizie e relazioni che ora si traducono in reciproca accoglienza».
Chi va in bici
Il gruppo di Trichiana e Lentiai raggiungerà Vicenza in bicicletta, con la tradizionale Graziella, utilizzata l’anno scorso per raggiungere Udine. La sezione di Feltre, dal canto suo, terrà una seduta il 20 aprile per gli ultimi dettagli della spedizione. Non saremo meno di mille, assicura Mariech. I tesserati sono 4.500, 40 i gruppi. Verranno organizzati pullman per partecipare soltanto alla sfilata della domenica, ma numerosi saranno gli alpini che saliranno a Monte Berico già dal mercoledì.
«A differenza di altre sedi di adunata, a Vicenza non abbiamo trovato difficoltà di alloggio», ammette il presidente, «anche perché i vicentini sono di una cortesia unica».
I giovani dei campi scuola
Non mancheranno, in sfilata, i giovani che partecipano ai campi scuola. E al riguardo Feltre conta su un’esperienza di rilievo nazionale. «Quest’estate ci saranno affidati ben 70 ragazzi, dal 6 al 21 luglio, per quello che si conferma come un campo nazionale», spiega Mariech. «Considerata l’organizzazione feltrina, siamo stati riconosciuti come sede permanente della formazione. E quest’anno, appunto, abbiamo ricevuto molte più adesioni. Anzi, abbiamo dovuto chiuderle con largo anticipo». Anche loro, dunque, gli allievi dei precedenti campi, sfileranno con i veci e con i bocia.
Dal Cadore
Dal Cadore partiranno, alla volta di Vicenza, almeno 300 alpini, ma probabilmente arriveranno a 500. «I tesserati, tra alpini e amici sono duemila circa, distribuiti in 21 gruppi», spiega Antonio Toffoli, il presidente della sezione Cadore. «Ci auguriamo, considerata la vicinanza con Vicenza, che le adesioni possano crescere. I gruppi si sono organizzati prenotando in proprio gli spazi, che siamo riusciti a recuperare intorno alla città capoluogo».
Il Cadore porterà in adunata un nuovo esempio di solidarietà. La sezione si è dotata di un pulmino per il trasporto dei disabili. «È un servizio importante, indispensabile per tante famiglie e i diversamente abili, a loro carico, che hanno diritto ad un accompagnamento puntuale».