A Feltre autovelox congelato: stop ai controlli
Il Comune sceglie la linea della prudenza dopo la sentenza della Cassazione. Curto: «Attendiamo chiarimenti»
Stop precauzionale dell’autovelox sulle strade feltrine.
Lo ha deciso nelle scorse ore il Comune, che ha sospeso l’utilizzo dell’apparecchio in via cautelativa dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato una multa presa da un automobilista mentre stava viaggiando a 97 chilometri all’ora sulla tangenziale di Treviso in un tratto in cui la velocità massima consentita è di 90.
Il punto cruciale della sentenza è che la rilevazione è stata effettuata da un apparecchio “approvato” ma non “omologato”.
Una discriminante che nell’aula di tribunale è stata decisiva e che adesso mette in difficoltà anche il Comune di Feltre. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Treviso, multa annullata e rischio effetto domino. Allora, in attesa di sviluppi a livello nazionale, meglio sospendere l’utilizzo dell’autovelox.
È quello che ha pensato il Comune, che ha un apparecchio per il rilevamento della velocità preso a noleggio e non di sua proprietà. «Non è una manchevolezza da parte nostra, il problema è che non ci sono le regole con le quali presentare l’omologazione, quindi abbiamo deciso di sospendere temporaneamente l’utilizzo in via cautelare», annuncia l’assessore alla Polizia locale Alberto Curto.
La questione è di rilevanza nazionale. Lo ribadisce il comandante della Polizia locale Rudolf Alban: «Crediamo che sia opportuno in questo momento attendere un attimo e capire come si muovono a livello nazionale. Non è una questione locale», spiega. «Non esiste nessun autovelox omologato in Italia, mancano le norme di riferimento per fare le omologazioni. L’argomento è trasversale per tutti, non ci sono eccezioni».
La questione a Feltre era emersa anche anni fa, quando i controlli erano stati sospesi proprio per fare chiarezza così da ripartire con i controlli nella certezza che le infrazioni rilevate e le contravvenzioni conseguenti non possano essere impugnate dagli automobilisti. Allora – era l’autunno 2022 – il tribunale di Belluno aveva ribaltato la sentenza del giudice di pace che l’anno prima aveva dato ragione a un automobilista.
«Confortati dalla decisione del tribunale di Belluno, abbiamo ripreso l’attività con il nostro autovelox mobile», ricorda il comandante della Polizia locale. «Adesso, con questa decisione della Corte di Cassazione ritorniamo al punto di partenza. Rimaniamo alla finestra e aspettiamo di capire cosa succede a livello nazionale. Presumo che ci sia un gran fermento in queste ore», osserva Rudolf Alban. Che aggiunge: «Non siamo tra quelli più preoccupati. I nostri volumi dal punto di vista economico non incidono tantissimo se rapportati sul bilancio del Comune».
Nel 2023 sono state 810 le multe per eccesso di velocità, comminate posizionando il velox a bordo strada in piazzole adeguatamente segnalate come previsto dalla norma, a rotazione, per scoraggiare gli automobilisti che corrono troppo.