Fuga a folle velocità e senza patente: schianto e poi il Tso
Un 36enne agordino ha tagliato la strada ai carabinieri in una folle corsa in auto. Le indagini sono a cura degli agenti della Polizia stradale
Inseguimento sulle strade dell’Agordino e schianto sulla macchina dei carabinieri.
P.F. non aveva la patente di guida ed era in condizioni talmente compromesse che il sindaco di Alleghe, Danilo De Toni, ha firmato un trattamento sanitario obbligatorio, all’ospedale San Martino di Belluno.
Il 36enne agordino è rimasto ferito, ma ha avuto bisogno di ricorrere alle cure dei sanitari anche il maresciallo dei carabinieri P.R. di 26 anni.
Sul luogo dell’incidente, che è avvenuto all’altezza del ristorante La Murada, sopra Caprile, oltre alle ambulanze sono intervenuti la pattuglia della Polizia stradale per i rilievi e una squadra di vigili del fuoco volontari per bonifica della strada e ripristino della viabilità.
L’impatto con la Jeep dei militari non è stato violentissimo, ma i traumi potrebbero essere stati causati anche dall’esplosione degli airbags.
P.F. era partito ieri pomeriggio dalla casa di Saviner di Rocca Pietore, alla guida della Dacia Sandero, che dovrebbe essere di proprietà della madre.
Bisognerà capire se aveva bevuto o assunto sostanze stupefacenti, in alternativa psicofarmaci; di sicuro ha cominciato a viaggiare ad alta velocità su strade di montagna, provocando inevitabile pericolo sia per se stesso e sia per gli altri automobilisti.
Secondo una prima ricostruzione, è salito sul passo Fedaia e ha sconfinato in Trentino, a Canazei, prima di tornare sulle proprie gomme.
La sua spericolata condotta di guida ha allertato i carabinieri delle stazioni dell’Agordino, che si sono messi al suo inseguimento e, a un certo punto, avrebbero deciso di aspettarlo nella zona di Caprile.
L’indagato è effettivamente arrivato, infilandosi nel parcheggio del locale, da dove è immediatamente uscito, tagliando la strada ai militari.
Lo schianto è stato inevitabile e ci sono state conseguenze sia per il fuggitivo e sia per l’inseguitore. P.F. non è stato in grado di esibire una valida patente ed è stato sottoposto agli esami alcolemico e tossicologico, prima di essere trasportato al San Martino per un trattamento sanitario obbligatorio.
L’alcoltest dovrebbe essere già disponibile agli atti, mentre per il tossicologico ci vorrà qualche giorno per avere i risultati dal laboratorio di Padova.
L’uomo rischia una lunga serie di contestazioni, sia amministrative e sia penali: Codice della strada e anche Codice penale per l’ipotesi di reato di lesioni stradali nei confronti del carabiniere che è rimasto ferito. Non dovrebbe essere grave, fortunatamente. Indagini nelle mani della Polstrada.