La Rsa di Villastrada orgogliosa: «Nessun contagio»
DOSOLO. La casa di riposo di Villastrada non ha fatto registrare casi di contagio da Covid-19, né tra gli ospiti (25 residenti più 10 del centro diurno) né tra i lavoratori. Un risultato ottenuto grazie alla scelta, presa sin dalle prime avvisaglie della pandemia, di applicare un drastico isolamento della struttura.
«Una decisione non facile – nota il consiglio di amministrazione della fondazione Sabbadini – anche perché non volevamo si trasformasse nell’isolamento affettivo dei nostri ospiti e dei loro famigliari». I sacrifici sostenuti hanno dato gli esiti auspicati; il cda desidera pertanto ringraziare chi ha fatto la sua parte: «I familiari, che hanno accettato le restrizioni alle visite in modo diligente e paziente. Il personale (medici, infermieri, Oss), che hanno letteralmente adottato i nostri anziani, senza lamentarsi dei turni pesanti e della difficoltà di lavorare indossando i necessari presidi, e riuscendo sempre a trovare un sorriso, una battuta o una parola dolce per rincuorare e rassicurare ospiti e familiari. Il personale, che, assieme all’animatrice Giusy, ha organizzato le videochiamate, trasmesso in diretta la messa celebrata dal parroco don Stefano Zoppi, raccolto e diffuso i filmati con gli auguri pasquali dei parenti, intrattenuto gli ospiti».
Il cda presieduto da Andrea Malacarne ringrazia, inoltre, la coordinatrice Clara, «sempre presente per ogni necessità», le cuoche Katia e Clara, «coi loro manicaretti sempre curati e diversi per allietare gli ospiti anche a tavola», e il medico Vincenzo Madeo, «prodigo di consigli e suggerimenti e molto attivo pure nella raccolta fondi».
Insomma, a vincere è stato un gioco di squadra sostenuto anche da molti tifosi esterni: la fondazione enumera una ventina di donazioni da parte di aziende e privati, «senza contare il grande cuore del nostro personale, che si è autotassato per aiutarci». L’emergenza ha evidenziato nuove esigenze, mai affrontate prima, alcune immediate altre in previsione; ma, in un momento in cui l’istituto si è visto costretto ad affrontare ingenti spese straordinarie e mancati introiti, le offerte ricevute hanno garantito un bel sostegno economico.