Luna park dell’era Covid: qualche giostra dà forfait

Alla fiera di San Pietro niente autoscontro e niente trenino in giro per il paese. Poche persone e tante sanificazioni

BOZZOLO. Sicuramente con meno attrazioni e meno frequentatori ma, nonostante la paura del Covid, il luna park è tornato a rallegrare piazza Mazzolari per la fiera di San Pietro. È la prima volta in zona al tempo del coronavirus. Mancava l’autoscontro che è il protagonista delle giostre. Pure il trenino che percorre il paese ha dato forfait, ma l’aria di festa c’era con gli odori della sagra, la musica, i colori.

C’erano lo zucchero filato, i panini, le patatine e le piadine. I bambini, anche se meno del solito, sono tornati sulle giostre e a saltare sugli elastici. Davanti alle attrazioni, l’elenco delle prescrizioni da adottare in cui ritorna l’obbligo della mascherina e di disinfettarsi le mani. Difficile capire se tutto è andato davvero così. L’addetta alla giostrina dei cavalli dei piccoli pareva la più indaffarata a pulire. Ha detto che non le costava molto di più del solito aggiungere gli spruzzi del disinfettante perché lei ci teneva da sempre vedere luccicare i suoi cavalli e le sue carrozze. Si lamentava invece l’addetto al tirapugni The king. «Ogni volta che cambia l’interessato bisogna sanificare – dice – ma questo gioco è proprio per ragazzi che continuano ad alternarsi per misurare la potenza del pugno e così i costi lievitano». La sagra termina il 30 giugno.